Se chiamo il pediatra di mio figlio per una visita a domicilio è obbligato a venire?

Risponde la Redazione Regionale (14/12/2022)

Anzitutto, la informiamo che è il D.P.R. 28 luglio 2000, n. 272 (1) che regola l'assistenza pediatrica garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, regolamento di esecuzione dell'accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti pediatri di libera scelta.
In particolare, l'art. 31 della convenzione si riferisce alle visite ambulatoriali e domiciliari e dice che:
1. L'attività medica viene prestata nello studio del pediatra o a domicilio del paziente.
2. La visita domiciliare, qualora ritenuta necessaria secondo la valutazione del pediatra, avuto riguardo alla non trasportabilità dell'ammalato, deve essere eseguita di norma nel corso della stessa giornata, ove la richiesta pervenga entro le ore dieci; ove invece, la richiesta venga recepita dopo le ore dieci, la visita dovrà essere effettuata entro le ore dodici del giorno successivo .
3. L'attività ambulatoriale, da garantirsi comunque nell'arco dei cinque giorni settimanali, salvo i casi d'urgenza, viene di norma espletata attraverso un adeguato sistema di prenotazione.
4. A cura della Azienda tali norme sono portate a conoscenza degli assistibili.
5. Nelle giornate di sabato il medico non è tenuto a svolgere attività ambulatoriale, ma esegue le visite richieste entro le ore 10.00 dello stesso giorno.
6. Nei giorni prefestivi valgono le stesse disposizioni previste per il sabato, con l'obbligo però di effettuare attività ambulatoriale per i pediatri che in quel giorno la svolgono ordinariamente al mattino.
7. La richiesta di prestazione urgente recepita deve essere soddisfatta entro il più breve tempo possibile.

Il pediatra di famiglia, dunque, è tenuto a fare visite a domicilio, ma a sua discrezione; il medico è obbligato solo quando le condizioni cliniche non consentono la trasferibilità dell’ammalato (per esempio quando il bambino è allettato, magari con una frattura importante, su una sedia a rotelle, o immunodepresso).
Il pediatra decide la fattibilità o meno della visita domiciliare a seconda delle effettive condizioni di salute dell’assistito.

La Federazione italiana medici pediatri (Fimp) ricorda che la relazione di fiducia con il proprio pediatra di famiglia è un elemento fondamentale nel rapporto di cura e Renato Turra, vicepresidente nazionale della Società italiana di pediatria (Sip) ricorda ai genitori, sul Corriere della sera (2021), come sia importante che <<Mamme e papà ci possono chiamare ogni volta che hanno un dubbio ma devono collaborare con noi, seguendo il più possibile i nostri consigli>>.

Che cosa fare quando gli studi medici sono chiusi?

Se si ritiene che la situazione sia grave e/o non sia il caso di rimandare la visita è possibile rivolgersi ai servizi di continuità assistenziale (ex Guardia medica). In molte regioni è stata attivata anche la continuità assistenziale specificamente pediatrica, ma questa non è garantita in tutti le regioni ed in tutte le province e può essere utile ottenere maggiori informazioni telefonando al presidio medico più vicino.

Che cosa fare se la situazione è molto grave?

Infine, è utile ricordare che se il bambino dovesse avere un malore grave e si ritiene sia in pericolo di vita è importante chiamare subito il 118 o il 112 (numero unico europeo per le emergenze), mentre per tutte le altre urgenze, come intossicazione, ustioni importanti, frattura evidente alle ossa, ferita ampia da saturare al più presto, vomito ripetuto e incapacità di assumere terapia per bocca, febbre più sintomi da infezione urinaria e importanti segni di malessere, deve essere trasportato immediatamente in ospedale.

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ultima modifica 2022-12-14T11:32:27+01:00
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