Le bugie. Educare i bambini alla sincerità

"Papà questa notte ho proprio visto la befana che volava…" . Che differenza c'è tra una esclamazione fantasiosa come questa e una bugia? I bambini sanno mentire? Ne sono consapevoli? Scopriamo come e perchè, mettendo a confronto anche storiche e ben note bugie degli adulti, a cui però tutti siamo molto affezionati. "Se farete i bravi anche quest'anno Babbo Natale vi porterà un bel regalo.."

Per la maggior parte dei bambini sotto i 7 anni di età, la distinzione tra fantasia e realtà non è chiara come agli adulti. La fantasia e l'immaginazione, sono dimensioni estremamente presenti soprattutto nella prima infanzia, e anche il linguaggio attraversa varie fasi di competenza e consapevolezza. Pertanto non sarà per nulla 'strano' sentire un bambino di tre anni che guardando i sassolini dice: "Mamma guarda, un cuore a forma di sasso!" e per la mamma potrebbe essere spontaneo correggerlo spiegandogli che è il sasso a forma di cuore. Quello stesso bambino potrebbe correggersi subito, assecondando le aspettative dell'adulto, e ripetendo la frase della mamma; ma forse senza capire dove ha sbagliato! Tenere presente che i bambini diventano gradualmente competenti sul significato e sul senso di ciò che comunicano, ci riporta al tema della bugia, e a come forse questa etichetta, se riferita a bambini piccoli è per la maggior parte dei casi fuorviante. Potremmo parlare allora  di 'bugiette', attribuendo loro finalmente un significato diverso e ridimensionato, e cioè più adeguato a un sano e normale sviluppo psicologico .

Spesso i bambini dicono la verità e sono convinti di dire la verità, anche quando essa può apparire a noi adulti in qualche modo distorta, o monca, o modificata, e si sentono umiliati o sminuiti quando non vengono creduti. Insomma, le bugie dei bambini possono essere  i resoconti dell'amico immaginario, oppure raccontare qualcosa che non è successo, oppure omettere un'informazione, ma per chiamarla bugia, ci deve essere consapevolezza e intenzione di mentire.

Quali sono i motivi che spingono un bambino a mentire? Questa domanda ci sembra importante per fornire ai genitori degli strumenti utili ad ascoltare il proprio figlio e riuscire ad avere un atteggiamento empatico anche davanti a incongruenze nei racconti e nelle risposte. Una volta che il bambino ha acquisito una distinzione più nitida tra realtà e fantasia, ecco che  il desiderio di essere ammirati, o coccolati, di corrispondere alle aspettative dei genitori, oppure di essere accettati dal gruppo dei pari (i compagni di classe o di sport) oppure la paura di una punizione può far ricorrere ad una 'bugia' poichè probabilmente, in tutti questi casi, non è riuscito ad elaborare una strategia diversa per superare uno scoglio, piccolo o grande, incontrato nella sua quotidianità famigliare, scolastica o sociale. Inoltre quando mentono, tengono dei segreti per sé o omettono informazioni, i bambini stanno sperimentando ed esplorando la loro autonomia nelle relazioni.

Come educare ad essere sinceri? Per molti genitori insegnare a dire la verità significa punire il bambino ogni volta che si accorgono abbia mentito. Purtroppo questo stile, potrebbe aumentare da una parte il bisogno di controllo degli adulti, e dall'altra alimentare la paura (giustificabile) dei bambini di dire qualunque cosa, sia essa verità, mezza verità o bugia.  Forse come genitori sarebbe più ‘onesto’ e raggiungibile porsi l’obiettivo di lasciar esprimere i bambini, e di dare loro tutto l’ascolto necessario rinforzando piuttosto il rapporto di fiducia e rispetto che stiamo costruendo con loro. La fiducia si può costruire anche accettando qualche bugia, anche senza controllare eccessivamente ciò che il bambino dice o non dice, a patto di mantenere un ascolto accogliente e benevolo, nonostante i momenti di difficoltà. Insomma lasciare libero di mentire un bambino, significa anche lasciarlo libero di dire la verità...

Ricordiamoci che i bambini imparano anche imitando i nostri comportamenti:molti genitori mentono ai propri figli in svariate situazioni, a volte per proteggerli (guarda che li non devi andare perché c’è un cane cattivo che morde i bambini), a volte per tranquillizzarli ( adesso il dottore ti fa la puntura ma non sentirai niente), a volte per contenerli ed ottenere un comportamento che vorrebbero (se non fai il bravo vengono i carabinieri). Se siamo disposti a perdonarci queste bugie “a fin di bene”, possiamo accogliere quelle dei bambini e prima di attivarci chiederci qual è il bisogno che li ha spinti a formularle? E ancora: ci sentiamo davvero liberi di dire o di sentire tutta la verità?

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