Baby sitter e Baby parking

Le difficoltà di conciliazioni di tempi di vita e tempi di lavoro hanno portato alla sempre maggior richiesta di servizi di accudimento e cura dei bambini. I servizi di baby sitter e di baby parking sono nate proprio da questa esigenza familiare.

Come trovare una baby sitter: servizi gratuiti di incontro domanda/offerta 

Per molte famiglie è indispensabile poter contare su una baby sitter a cui affidare i propri figli saltuariamente o anche per diverse ore al giorno. Non è così facile però reperire nominativi di persone disponibili anzi, la ricerca della persona giusta è sempre abbastanza complicata.

Molti comuni attraverso i  Centri per le famiglie, gli sportelli Informa Famiglie e Bambini e i servizi educativi offrono un servizio di incontro domanda/offerta per la figura della baby sitter. Le aspiranti baby sitter vengono selezionate attraverso colloqui, che individuano competenze, esperienze e disponibilità per rispondere alle diverse esigenze famigliari (es.fascie orarie, disponibilità di auto, fascie di età dei bambini ecc...) oppure tramite corsi di formazione organizzati dai comuni stessi o da altri enti tramite protocolli d'intesa o convenzioni  . Le famiglie interessate possono richiedere gratuitamente i nominativi delle baby sitter disponibili sul territorio. La tipologia di servizio offerta è diversificata, alcuni centri per le famiglie fanno una selezione dei nominativi in base alle richieste della famiglia, altri servizi forniscono semplicemente l'elenco, altri lo rendono disponibile direttamente dal sito internet. In ogni caso il rapporto di lavoro è gestito in piena autonomia fra le parti interessate.

Questo tipo di servizio può essere offerto anche da associazioni e cooperative territoriali.

Ci sono inoltre alcuni Baby Parking che, oltre ad accudire i bambini nei propri locali spesso offrono anche un servizio di baby-sitter qualificato.

Baby Parking

Per le mamme in difficoltà che non sanno a chi affidare il loro bambino, quando la baby-sitter non è disponibile o l'asilo è chiuso, il Baby Parking si propone come una provvidenziale alternativa.
I baby parking sono strutture private, dotate di personale qualificato, ed opportunamente attrezzate per il gioco, in cui è possibile lasciare i bambini per poche ore al giorno. Questi servizi, infatti si contraddistinguono per la temporaneità e l’occasionalità dell’offerta che prevede una frequenza massima di due ore giornaliere per un massimo di due giorni a settimana, inoltre non sono autorizzati ad effettuare il servizio mensa. Ci sono baby parking che accettano piccoli dai 12 ai 36 mesi, altri che si rivolgono a bimbi più grandi (3/ 9 anni), altri che prendono quasi tutte le fasce di età (15 mesi /10 anni).Il servizio è a pagamento e, di solito, si basa su una tariffa oraria.

Disciplina regionale dei servizi alternativi al nido

La Legge Regionale 25 Novembre 2016, n. 19 (pdf, 90.4 KB), che disciplina i servizi educativi per prima infanzia (0-3 anni) in Emilia Romagna, intorno al nido, prevede  una rete di servizi più flessibili e diversificati nelle proprie modalità organizzative che vanno incontro a nuovi bisogni e alle scelte educative delle famiglie, tra cui i servizi ricreativi (in cui rientrano anche i baby parking) e le iniziative di conciliazione , i quali pur non essendo soggetti ad autorizzazione al funzionamento, sono comunque disciplinati dalla direttiva regionale DGR 1564 del 16 ottobre 2017 (71.79 KB), allo scopo di prevedere i requisiti indispensabili alla tutela dei bambini e per favorire il massimo raccordo con la rete dei servizi presenti sul territorio.

I servizi ricreativi

I servizi ricreativi, a differenza dei servizi educativi per la prima infanzia, si contraddistinguono per l’occasionalità e temporaneità dell’offerta e prevedono:

  • una frequenza massima giornaliera di due ore;
  • una frequenza massima di due giorni alla settimana;
  • il divieto di erogare il servizio mensa.

Rientrano in questa categoria anche i servizi che vengono prestati, anche quotidianamente, ma per periodi brevi di tempo anche in considerazione di esigenze particolari di famiglie o territori a condizione che non abbiano durata superiore alle tre settimane all’anno e non prevedano un tempo di frequenza giornaliera superiore a quattro ore. I servizi con finalità puramente ricreativa rivolti a bambini fino a tre anni che ne fruiscono occasionalmente sono soggetti esclusivamente alle norme vigenti relative alla sicurezza e alla salute.

Iniziative di conciliazione attivate autonomamente dalle famiglie presso l'abitazione (per bambini dai 3 ai 36 mesi)

Nella Regione Emilia Romagna dal 2000 non  è prevista la "tagesmutter" in quanto il titolo di studio, (vedi il DGR 1564/2016, al par.1.8 dell’allegato A) è considerato fondamentale ai fini della garanzia di un minimo di qualità che consenta la concessione da parte del Comune dell’autorizzazione al funzionamento, senza la quale non è possibile gestire un servizio educativo per la prima infanzia.

Dunque, in Emilia-Romagna così come in Italia dall’anno 2017 (D.Lgs 65/2017) non sono riconosciuti  per svolgere la professione di educatore in un servizio educativo per la prima infanzia, i corsi professionalizzanti.

Quello che è possibile gestire senza titolo , è un’iniziativa di conciliazione, non educativa,  autonomamente attivata dalle famiglie e che si svolge presso l’abitazione dei bambini da 3 – 36 mesi, pur non essendo soggetta ad alcun tipo di autorizzazione, può  essere collegate al sistema dei servizi. Per salvaguardarne la natura privata e la scelta di tipo domestico, occorre che tali iniziative di conciliazione siano rivolte ad un numero limitato di bambini (massimo 3) e che la casa nella quale si svolge l’attività sia quella di uno dei bambini accolti. In tal modo viene quindi salvaguardata la natura familiare della scelta, totalmente demandata alla famiglia, libera di avvalersi di persona di fiducia.

Ospitare un ragazzo o una ragazza alla pari 

La sistemazione alla pari consiste nell'accoglimento temporaneo in famiglia di giovani stranieri che intendono perfezionare le loro conoscenze linguistiche. In cambio i giovani aiutano con piccoli servizi la famiglia ospitante. La persona alla pari riceve vitto e alloggio dalla famiglia ospitante oltre ad un piccolo compenso economico.

La famiglia ospitante dovrà lasciare all'au pair il tempo sufficiente per seguire corsi di lingua e per perfezionarsi sul piano culturale e professionale. Mansioni e compenso devono essere concordati per iscritto prima della partenza dell'au pair dal proprio Paese. Le mansioni consistono essenzialmente nella cura dei bambini e nell'aiuto dello svolgimento delle normali faccende domestiche, esclusi comunque i lavori pesanti.

Secondo il documento di Strasburgo, l'au pair è tenuto a lavorare in famiglia per 5 ore al giorno con almeno una intera giornata di riposo ogni settimana fra cui almeno una domenica al mese. Il trattamento alla pari è applicabile a persone tra 17 e 30 anni, con possibilità di deroghe per singoli casi, solo per il limite di età superiore. Possono essere assunti maschi e femmine (anche se le famiglie e le agenzie hanno diritto di limitare la propria ricerca alle donne).

La conoscenza della lingua del Paese ospitante deve essere almeno basilare al fine di poter stabilire la comunicazione essenziale con la famiglia.

Per ricercare persone alla pari ci si può rivolgere ad associazioni ed agenzie che, dietro versamento di una quota d'iscrizione e contributo spese, mettono in contatto au pair e famiglia

Il Libretto Famiglia

Per gestire la remunerazione dei lavoratori che, in maniera sporadica e saltuaria, prestano la loro attività in ambito domestico come nel caso della baby sitter, e facilitare gli adempimenti burocratici della famiglia, il governo nel 2017 ha introdotto il Libretto Famiglia (art. 54 bis, legge 21 giugno 2017, n. 96 (pdf210.69 KB) e Circolare INPS 5 luglio 2017, n. 107 (pdf79.93 KB)).
Il libretto di famiglia è un libretto nominativo, prefinanziato dalla famiglia, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, importo finalizzato a compensare attività lavorative di  durata non superiore a un'ora.
Il libretto famiglia può essere acquistato mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale LIFA, oppure tramite il “Portale dei pagamenti”.
Ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei lavoratori occasionali utilizzati, non può superare il limite di 5.000 euro; mentre per le prestazioni rese da ogni lavoratore in favore dello stesso utilizzatore è previsto un importo limite di 2500 euro. Per informazioni consultare il sito INPS .

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina