Mia figlia di 13 anni è nervosa e chiusa, sta sempre al telefono o alla televisione, se le chiedo di smetterla diventa aggressiva, non ho dialogo, non lo vuole e non le piace affatto il mondo degli adulti…che devo fare?

Risponde la Redazione Regionale (07/12/2022)

La fotografia che ha fornito di sua figlia sembra proprio l’immagine tipica della preadolescente di oggi. In questa fase complessa, che prevede sia cambiamenti fisici legati alla crescita che psicologici legati alla costruzione della propria identità. E’ difficile che parlino e si confidino con mamma o papà, perché si stanno confrontando con una dimensione sempre più intima delle loro relazioni amicali ed affettive.

Per ristabilire il dialogo e mantenere uno spazio di condivisione può essere utile “fare cose insieme” piuttosto che domande dirette o divieti: perché non sedersi insieme a lei e guardare il programma che la ragazza sceglie, o invitarla al cinema a vedere un bellissimo fantasy, o fare un viaggio insieme, o ancora organizzare insieme a lei una merenda per i suoi amici? L’obiettivo non è sapere cosa fa, ma ritrovare il piacere di divertirsi e stare insieme. Magari all’inizio potrà rifiutarsi, ma il compito del genitore è proprio quello di resistere, seppur con fatica, e rimanere al loro fianco per allungare una mano quando ne avranno bisogno.

L'idea del "fare assieme" si applica anche nell'uso di telefono, console ed altri dispositivi: l'importante è diventare attivi protagonisti e non semplici fruitori passivi dei media.

Il confine tra cosa è più opportuno tra il "fare insieme", il controllare o il vietare nel rapporto con i nuovi media non è sempre facile da delineare: è necessario educare se stessi e i propri figli, entrando nel merito di quali messaggi veicolano specifiche app e a quali fasce d'età sono sconsigliate o vietate, così come dare il buon esempio vi aiuterà a raggiungere grandi risultati a lungo termine.

Pazienza, piccoli gesti quotidiani e obiettivi a lungo termine vi aiuteranno a contrastare momenti di frustrazione e l'impulso a voler vedere cambiamenti di comportamento nei figli, i quali avverranno, più realisticamente, gradualmente nel corso degli anni, assieme ad una fisiologica maturazione cerebrale.

Questi consigli si applicano alla maggior parte delle situazioni, ma è importante tenere presente anche che, in una minoranza di casi, dietro questi comportamenti si potrebbe celare una situazione più grave e che richiede il consulto di un professionista nella zona. Se i vostri figli vi chiedono esplicitamente aiuto o mettono in atto comportamenti pericolosi per la loro incolumità, se i comportamenti sono eccessivi anche considerata l'età e il periodo storico e/o se rileviamo cambiamenti negativi importanti in ambito scolastico, familiare e delle relazioni amicali è necessario rivolgersi subito al Centro per le famiglie più vicino o al proprio medico di famiglia.

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ultima modifica 2022-12-07T12:31:14+02:00
Hanno contribuito: Stievano.Matteo
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