Regime patrimoniale dei beni

Che cos'è

Al momento della celebrazione del matrimonio i futuri coniugi devono scegliere il regime patrimoniale per la definizione della titolarità dei beni che saranno acquisiti durante la vita coniugale.

Le opzioni principali sono la comunione legale e la separazione dei beni:

Comunione dei Beni

Nel regime di comunione legale, tutti i beni acquistati durante il matrimonio da uno o entrambi i coniugi entrano automaticamente a far parte di un patrimonio comune. I coniugi sono co-proprietari di questo patrimonio e condividono equamente frutti e oneri, indipendentemente dal contributo finanziario individuale. La legge (del 19 maggio 1975 n.151) stabilisce che, in assenza di dichiarazione contraria, i coniugi sono automaticamente soggetti al regime della comunione dei beni. 

Nel regime di comunione legale, i beni acquisiti durante il matrimonio, a meno che non siano specificamente esclusi, entrano a far parte di un patrimonio comune gestito congiuntamente dai coniugi. Questo include:

  • Risparmi accumulati: I risparmi fatti individualmente dai coniugi durante il matrimonio entrano nel patrimonio comune.
  • Aziende fondate dopo il matrimonio: Se gestite da entrambi i coniugi, queste aziende fanno parte del patrimonio comune.
  • Debiti: Sia quelli contratti insieme sia quelli contratti individualmente per necessità familiari sono responsabilità del patrimonio comune.

Sono esclusi dal patrimonio comune:

  • Beni personali preesistenti: Beni che ciascun coniuge possedeva prima del matrimonio.
  • Donazioni e successioni: Beni ricevuti dopo il matrimonio come donazioni o eredità.
  • Risarcimenti e pensioni di invalidità: Beni ottenuti come risarcimento per danni o come pensioni di invalidità non entrano nel patrimonio comune.
  • Beni personali o professionali: Oggetti strettamente personali o necessari per l'esercizio di una professione.
  • Beni riacquistati: Beni acquistati tramite la vendita o lo scambio di beni personali, specificamente esclusi dalla comunione se così indicato al momento dell'acquisto.

Gestione dei Beni

Gli atti di ordinaria amministrazione possono essere compiuti da ciascun coniuge indipendentemente, mentre gli atti di straordinaria amministrazione richiedono il consenso congiunto. In caso di disaccordo, è possibile richiedere l'intervento del giudice, che può autorizzare l'atto ritenuto necessario per l'interesse della famiglia.

Separazione dei Beni

Nel regime di separazione dei beni, ciascun coniuge mantiene la titolarità esclusiva dei beni acquisiti durante il matrimonio. Questo regime permette una maggiore autonomia finanziaria e protezione dei beni personali in caso di dissoluzione del matrimonio. La scelta della separazione dei beni può essere effettuata in tre momenti: prima del matrimonio, durante la cerimonia nuziale, o successivamente, tramite atto notarile. Rispetto alle necessità del nucleo familiare, entrambi i coniugi sono obbligati a contribuire alle spese ognuno proporzionalmente alle sue possibilità.

Nel regime di separazione dei beni, ogni coniuge mantiene la proprietà esclusiva dei beni che possiede sia prima che dopo il matrimonio. Questo significa che:

  • Beni acquisiti individualmente: Ogni coniuge è l'unico proprietario dei beni che acquista prima e durante il matrimonio, indipendentemente dalla fonte.
  • Risparmi e redditi: I redditi guadagnati e i risparmi accumulati da ciascun coniuge rimangono di sua esclusiva proprietà.
  • Gestione dei beni: Ogni coniuge gestisce autonomamente i propri beni senza necessità di consenso dall'altro, sia per gli atti di ordinaria che di straordinaria amministrazione.
  • Debiti: I debiti contratti da un coniuge sono di sua esclusiva responsabilità, a meno che non siano stati contratti esplicitamente per necessità familiari comuni.

La separazione dei beni offre una maggiore indipendenza finanziaria tra i coniugi e una chiara distinzione tra i patrimoni personali, proteggendo i beni individuali in caso di eventuali problemi legali o finanziari che possano coinvolgere il partner.


Modifica del regime patrimoniale dei beni

I coniugi possono cambiare il regime patrimoniale in qualsiasi momento dopo il matrimonio, optando per la separazione dei beni attraverso una convenzione stipulata per atto pubblico davanti a un notaio.


Scioglimento della comunione dei beni

La comunione dei beni si scioglie automaticamente in caso di morte di uno dei coniugi, annullamento del matrimonio, separazione personale, divorzio, cambiamento convenzionale del regime patrimoniale, fallimento di uno dei coniugi, o separazione giudiziale dei beni.


Separazione e divorzio

In caso di separazione dei coniugi, il trattamento dei beni e delle finanze dipende molto dal regime patrimoniale scelto all'inizio o durante il matrimonio.
In caso di Separazione dei Beni:
  • Proprietà dei beni: Ogni coniuge conserva la proprietà esclusiva dei beni che ha acquisito indipendentemente, sia prima che durante il matrimonio. Questo significa che non ci sarà una divisione dei beni acquisiti individualmente, a meno che non sia stato diversamente concordato.
  • Supporto economico: Nonostante la separazione dei beni, il coniuge con meno risorse economiche può avere diritto ad un assegno di mantenimento se non è autosufficiente. Questo assegno è stabilito dal giudice in base alle capacità economiche dell'altro coniuge e alle esigenze del coniuge meno abbiente.
In caso di Comunione dei Beni:
  • Divisione dei beni: Al momento della separazione, i beni comuni sono divisi equamente tra i coniugi, a meno che non ci siano accordi diversi precedentemente stabiliti o specifiche situazioni giudiziarie.
  • Supporto economico: Anche in questo caso, se uno dei coniugi non è in grado di mantenersi autonomamente, può essere previsto un assegno di mantenimento, determinato in base alle necessità dell'individuo e alle possibilità economiche dell'altro.

La decisione sul mantenimento e la divisione dei beni viene presa durante il processo di separazione legale o divorzio e può variare ampiamente a seconda delle circostanze specifiche di ciascuna coppia.


Contratti prematrimoniali

La giurisprudenza italiana NON riconosce i contratti prematrimoniali. 

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina