Sostegno economico alle famiglie per la frequenza ai centri estivi 2020

Il decreto rilancio amplia la possibilità di utilizzo del bonus baby sitting per l'iscrizione ai centri estivi e la Regione Emilia conferma anche per il 2020 il contributo regionale per supportare i costi delle rette di frequenza .

Contributi regionali

La Regione Emilia Romagna, conferma anche per il 2020 per il terzo anno consecutivo il "Progetto per la conciliazione tempi cura lavoro: sostegno alle famiglie", per la frequenza di Centri estivi per aiutare le famiglie ad affrontare il costo delle rette.
I Contributi sono destinati alle famiglie degli alunni con fascia di età compresa tra i 3 e i 13 anni della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, per la frequenza di uno dei centri estivi pubblici gestiti direttamente dai Comuni oppure dei centri estivi privati aderenti al progetto e accreditati dalla Regione, individuati da ogni Comune tramite bando.
Per accedere alla richiesta del contributo le famiglie dovranno essere residenti in Emilia Romagna, rientrare in un reddito ISEE annuo massimo di 28 mila euro e scegliere uno dei centri inseriti nell'elenco comunale.
Per il 2020 è previsto un contributo massimo di 336 euro totale per ogni figlio suddivisi in 84 euro a settimana per un massimo di 4 settimane di frequenza.

Per approfondire vedi la sezione Centri estivi .

Bonus per l’iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia (Decreto Rilancio)

In considerazione del permanere della situazione di gravità eccezionale derivante dal contagio da COVID-19, il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio) (pdf1.88 MB) ha riconfermato il bonus baby sitting introdotto dal decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. decreto Cura Italia) (pdf500.7 KB) e introdotto il bonus per l’iscrizione ai centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia da utilizzare in alternativa al congedo parentale covid straordinario (previsto dal decreto 18/2020) .
Il bonus  per l'iscrizione ai centri estivi e servizi per l'infanzia, può essere richiesto nel periodo di chiusura dei servizi educativi scolastici e fino al 31 luglio 2020.
Spetta ai genitori di figli di età non superiore a 12 anni e di figli con disabilità (in questo caso non si applica il limite di età di 12 anni), che siano lavoratori dipendenti del settore privato, lavoratori iscritti alla gestione separata, lavoratori autonomi, lavoratori del settore sanitario pubblico e privato e personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

Quota bonus 
Per coloro che non hanno presentato la domanda per la prestazione di bonus baby-sitting prevista dal decreto cura italia, è previsto un importo massimo  di 1200 euro  oppure 2000 euro per i lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato e il personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Per coloro che abbiano già fruito della prestazione di bonus per servizi di baby-sitting è previsto un importo massimo di 600 euro oppure di 1000 euro se lavoratori del settore sanitario o comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico.

Modalità di erogazione del bonus
Il bonus è erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con IBAN o bonifico domiciliato presso le poste, secondo la scelta indicata all’atto della domanda dal richiedente.

Presentazione della domanda
La domanda di bonus deve essere presentata all'Inps in modalità telematica tramite il servizio on line Entra in MyINPS utilizzando PIN IN ordinario o dispositivo oppure SPID di livello 2 o superiore oppure Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) oppure Carta nazionale dei servizi (CNS). 
In alternativa tramite il contact center dal numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure dal numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento) oppure tramite i servizi gratuiti degli enti di patronato. 
Il genitore dovrà allegare alla domanda della prestazione la documentazione comprovante l’iscrizione  indicando anche i periodi di iscrizione del minore al centro o alla struttura (minimo una settimana o multipli di settimana), che non potranno andare oltre la data del 31 luglio 2020. Inoltre, dovrà essere indicato anche l’importo della spesa sostenuta o ancora da sostenere.

Per approfondire vedi la sezione Altri contributi e agevolazioni economiche alla famiglia 

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ultima modifica 2020-06-23T19:41:14+02:00
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