La donazione del sangue cordonale

Il sangue del cordone ombelicale

Il sangue cordonale è il sangue presente nel cordone ombelicale e nella placenta dopo la nascita di un neonato. È una fonte ricca di cellule staminali ematopoietiche, che hanno la capacità di rigenerare e riparare i tessuti danneggiati e di formare tutti i tipi di cellule del sangue. La donazione del sangue cordonale è una procedura che consiste nel prelevare e conservare queste cellule staminali per uso futuro in terapie e trapianti.

Circa il 40%-50% dei pazienti affetti da leucemia e linfomi, per i quali è necessario il trapianto di midollo osseo, non dispone di un donatore compatibile nell'ambito familiare o nei registri internazionali dei donatori volontari di midollo. Il sangue del cordone ombelicale può quindi costituire una speranza di salvezza sostituendo il midollo per il trapianto.

Specifiche cellule staminali presenti nel sangue cordonale possono essere utilizzate per trattare oltre 80 diverse malattie, tra cui leucemia, linfoma, anemia aplastica e talassemia. Possono anche essere impiegate nel trapianto di cellule staminali per ripristinare la funzione del midollo osseo in pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia. Inoltre, la ricerca sta esplorando l'uso delle cellule staminali del sangue cordonale nel trattamento di malattie neurologiche, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson.

La raccolta del sangue cordonale avviene subito dopo la nascita del bambino, durante il taglio del cordone ombelicale. Il processo è rapido, indolore e non invasivo per la madre e il neonato. Il sangue viene aspirato dal cordone ombelicale con una siringa sterile e raccolto in una sacca di raccolta. 

Dopo la raccolta, il sangue cordonale viene inviato a un laboratorio specializzato per la lavorazione e la conservazione. Qui, le cellule staminali vengono separate dal resto del sangue e conservate a temperature molto basse (-196°C) in azoto liquido. La conservazione a lungo termine del sangue cordonale è essenziale per mantenerne la vitalità e l'efficacia terapeutica.


Come donare

Solitamente gli ospedali propongono ai genitori di diventare donatori e se si è interessati verrà effettuato un colloquio con un medico e un’ostetrica per verificare che sussistano tutte le condizioni di salute necessarie alla donazione e per essere informati adeguatamente e approfonditamente su tutto il processo. Se non è l'ospedale a proporre la possibilità di donazione, i genitori interessati possono sempre richiedere informazioni alla struttura in cui si andrà a partorire.

Al momento del parto viene eseguito un prelievo di sangue alla mamma per gli esami obbligatori per legge (test infettivologici) e trascorsi dai sei ai dodici mesi dal parto, al piccolo e la sua mamma vengono fatti ulteriori accertamenti, fondamentali per confermare definitivamente l'idoneità del sangue prelevato. Viene anche svolta una visita pediatrica al bambino con la finalità di escludere patologie ereditarie ed ancora un altro prelievo di sangue per la mamma.

Se la raccolta non può essere utile ai fini del trapianto, può comunque rappresentare un’importante risorsa per altre finalità cliniche o per la ricerca, in conformità alle norme vigenti in materia.

Banca regionale del sangue cordonale

Una volta raccolte le sacche da parte del personale ospedaliero, entro 36 ore dal parto queste sacche vengono inviate alla “Banca regionale del sangue cordonale” che ha sede presso il Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, ed è deputata alla raccolta, ai controlli di qualità, alla conservazione e alla distribuzione del sangue cordonale.

Conservazione privata

Esistono due opzioni principali per la conservazione del sangue cordonale: la donazione pubblica, descritta nei paragrafi precedenti, avviene quando il sangue cordonale viene donato a una banca pubblica di sangue cordonale e reso disponibile a chiunque ne abbia bisogno per un trapianto. La conservazione privata, invece, prevede la conservazione del sangue cordonale in una banca privata per uso personale o familiare in futuro a pagamento.

In Italia, non è consentita la conservazione per uso unicamente autologo (personale) del sangue del cordone ombelicale, tranne nei casi in cui sia presente, tra i consanguinei del nascituro, una patologia per la quale è riconosciuto appropriato l’utilizzo terapeutico delle cellule staminali presenti nel cordone ombelicale.

E' consentito, però, esportare all’estero il sangue del cordone ombelicale prelevato al momento della nascita del proprio figlio e conservarlo ad uso personale in tutti quei casi in cui non esistono le condizioni previste per la donazione dedicata.

Per informazioni e approfondimenti

  • Banca regionale del sangue cordonale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna , Policlinico S. Orsola-Malpighi
    Via Massarenti 9, 40138 Bologna tel. 051- 2143011/3431
    email: ercb@aosp.bo.it 
  • Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna
    tel. 051-2144646
    email: airt-crter@aosp.bo.it
    www.saluter.it/trapianti 

Associazioni che si occupano di trapianto:

IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry)
Registro italiano donatori midollo osseo
Genova, Ospedali Galliera tel. 010-5634434
www.ibmdr.galliera.it


Ulteriori informazioni

Visualizza l'opuscolo informativo (pdf997.56 KB) realizzato dal Servizio Sanitario della Regione Emilia Romagna.

Per maggiori informazioni legislative in materia, potete consultare: la legge n. 219 del 21 ottobre 2005 " (pdf191.49 KB)Nuova disciplina delle attivita' trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati", l' ordinanza del Ministero della Salute del 26 febbraio 2009 (pdf104.01 KB) " (pdf104.01 KB)Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale", e  l'Accordo Stato Regioni del 29 aprile 2010 (pdf261.65 KB), operativo dal 1 luglio 2010, Esportazione di campioni di sangue da cordone ombelicale uso autologo.

Inoltre potete visitare le pagine del Ministero della Salute dedicate all'argomento:

Uso appropriato del sangue da cordone ombelicale

Conservazione e donazione delle staminali emopoietiche del sangue cordonale

Nel 1995 è nata l'ADISCO, Associazione Donatrici Italiane di Sangue di Cordone Ombelicale, la cui sede regionale è:
c/o Azienda ospedaliera Universitaria di Parma - via Gramsci, 14 Padiglione Rasoi - 2° piano - 43100 Parma - tel./fax 0521 704709, cell 340 4962260 , email - sito http://www.adisco.it/.

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