Tutela Minori

Tutela Minori

La Regione Emilia-Romagna offre vari servizi e strutture a supporto della tutela dei diritti dei minori.

Il sistema della tutela minorile riveste un'importanza particolare nella prevenzione del disagio infantile e adolescenziale.

 

Il servizio sociale area minori 

Il servizio sociale per i minori svolge due funzioni principali strettamente integrate tra loro:

  1. Fornire assistenza, sostegno e aiuto alla genitorialità alle famiglie.
  2. Svolgere funzioni di vigilanza, protezione e tutela dei minori di fronte a difficoltà e carenze nella gestione del ruolo genitoriale. Queste devono essere attivate in presenza di fattori di rischio evolutivo del minore (art.9 e art.23, Legge 184/83), anche in assenza di una richiesta diretta della famiglia.

Queste due competenze principali del servizio sociale, tecnicamente definite "di aiuto e di controllo", vengono esercitate in modo integrato. L'obiettivo è di favorire processi di cambiamento nella famiglia, promuovere la responsabilizzazione dei genitori, rimuovere, per quanto possibile, le cause del disagio e sostenere i genitori nell'adempimento dei loro compiti, al fine di garantire al minore il diritto di crescere serenamente all'interno della propria famiglia.

In base a queste funzioni, vengono definite diverse aree di intervento specifiche:

  • Assistenza alle famiglie e ai minori e sostegno alla genitorialità.
  • Vigilanza e protezione dei minori.
  • Inserimento in comunità educative residenziali.
  • Affidamento familiare di minori.
  • Interventi connessi all'adozione.
  • Interventi relativi ai minori denunciati ai sensi del DPR 448/88 (62.93 KB). Questa attività riguarda i minori residenti segnalati dalla magistratura minorile a seguito di reati commessi di varia natura.
  • Interventi connessi alla separazione conflittuale dei genitori.
  • Procedure ed accertamenti per l'autorità minorile.

 

Fare una segnalazione nel caso di maltrattamento e abuso

La segnalazione all’Autorità Giudiziaria può essere effettuata da qualsiasi persona o Istituzione che sia pervenuta a conoscenza di una situazione lesiva o pericolosa per la salute fisica o psichica di un minore. Non è necessario avere le prove certe di una situazione di abuso per inoltrare una situazione, bensì è abbastanza un sospetto fondato basato su informazioni riportate dall'interessato/a o da persone vicine ad esso/a.

Si distinguono:

-segnalazioni in ambito civile (situazioni di rischio per la salute psicofisica di un minore)

-segnalazioni in ambito penale (notizie di reato)

La segnalazione assume un carattere di obbligatorietà (in caso di notizia di reato) qualora tale persona (o Istituzione) si trovi ad esercitare una funzione di Pubblico Ufficiale o di Incaricato di Pubblico Servizio, così come avviene per insegnanti ed operatori socio-sanitari del Servizio pubblico (medici, psicologi, assistenti sociali).

 

A chi segnalare in ambito civile (Tribunale per i minorenni):

  • Al Responsabile del Servizio Sociale competente
  • Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni

Nel primo caso il Servizio Sociale provvederà ad un accertamento; nel caso in cui i sospetti contenuti nella segnalazione dovessero risultare confermati e non sia possibile aiutare il bimbo con la collaborazione della famiglia, provvederà a segnalare a sua volta alla Procura Minorile che prenderà provvedimenti a tutela del minore.

Nel secondo caso, la Procura Minorile chiederà al Servizio Sociale di fare un accertamento coatto sulla situazione familiare e a seconda degli esiti di tale accertamento valuterà se prendere provvedimenti a tutela del minore

In un caso come nell’altro il Servizio Sociale viene coinvolto nell’accertamento.

È bene segnalare direttamente alla Procura Minorile le situazioni che appaiono molto preoccupanti.

La segnalazione deve essere inoltrata per iscritto e non può essere fatta in forma anonima.

Nella segnalazione devono essere citati e descritti tutti gli elementi che hanno portato l’operatore a formulare l’ipotesi che il bambino si trovi in una situazione di rischio o pregiudizio.


Il Tribunale dei minori 

Il tribunale per i minorenni, nell'ordinamento giuridico italiano, è una sezione del tribunale ordinario in forma collegiale. In ogni tribunale è anche istituita una procura della Repubblica. In Emilia-Romagna, ci sono 9 uffici: Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell'Emilia, Rimini.

Il tribunale per i minori è diviso in una sezione civile e una penale. In campo civile, le sue competenze riguardano la protezione del minore in situazioni potenzialmente pregiudizievoli o di abbandono e i provvedimenti conseguenti all'accertamento di tali situazioni. Può decretare limitazioni all'esercizio della potestà dei genitori, disporre l'affidamento del minore e dichiararne l'adozione. Inoltre, il Tribunale può emettere misure a contenuto rieducativo nei confronti di minori che danno prova di irregolarità di condotta, e giudicare le persone per reati che abbiano commesso quando non avevano ancora 18 anni.

Per tutta la regione Emilia Romagna, il tribunale per i minori competente ha sede a Bologna: Via del Pratello 36, tel.051/2964880  - fax 051/224964 (cancelleria civile) - 051/229320 (cancelleria penale). e-mail: tribmin.bologna@giustizia.it. Web: www.giustizia.it

 

Il Tribunale ordinario civile

Il Tribunale ordinario civile ha competenza nei giudizi aventi ad oggetto l'affidamento dei figli di coppie di fatto, in caso di cessazione della convivenza dei genitori, assumendo tutti i provvedimenti di frequentazione e contributo economico a favore dei figli.

Il Giudice ordinario civile interviene anche sulle questioni aventi ad oggetto:

  • l'amministrazione dei beni del figlio minore
  • il riconoscimento, l'impugnazione e l'affidamento dei figli di genitori non coniugati
  • le dichiarazioni di paternità
  • l'assunzione del cognome
  • i ricorsi relativi all'esercizio della competenza della potestà genitoriale.

 

114 – Emergenza infanzia

Il servizio di pubblica utilità “114 – Emergenza infanzia" realizzato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, e gestito dall'Associazione “S.O.S.- Il Telefono Azzurro Onlus”, è rivolto a tutti i bambini e adolescenti che vivono situazioni dirette di maltrattamenti, abuso, disagio e di emergenza ed agli adulti che se ne prendono cura.

Come contattare il 114 Emergenza Infanzia

  • Linea Telefonica 114
  • Chat 114
  • Numero WhatsApp 348 798 7845.
  • e-mail: segnalazioni_114@114.it
  • Attraverso il Sito Internet 114.it,  è possibile segnalare la presenza su Internet, Televisione, Radio e Stampa, di materiale illecito, illegale o che possa nuocere lo sviluppo psico-fisico e/o arrecare disagio a bambini o adolescenti.
  • App 114 Emergenza Infanzia,  disponibile su Google Play e App Store, permette agli operatori di intervenire in modo efficace e tempestivo, grazie al sistema di geolocalizzazione, attivando, se ritenuto necessario, le autorità locali competenti.

Servizio di orientamento legale

Grazie a una convenzione stipulata con l'Ordine degli Avvocati di Milano, è disponibile un nuovo servizio gratuito di orientamento legale. Per accedervi, è possibile inviare una mail a orientamentolegale.114@azzurro.it. Un team di legali specializzati risponderà entro 5 giorni lavorativi ai quesiti relativi a situazioni in cui siano coinvolti minori. Il servizio è esclusivamente di orientamento, pertanto non è possibile conferire alcun mandato né gli avvocati potranno fornire assistenza legale o dare riferimenti di colleghi ai quali rivolgersi.

 

Nuova campagna di comunicazione

Lo slogan della campagna di comunicazione recita: Esci dal buio. Chiedi aiuto”, studiata e realizzata al fine di informare i ragazzi e renderli più coscienti degli strumenti a loro disposizione per chiedere aiuto in caso di maltrattamenti e bisogno. Cliccando sul link è possibile guardare e condividere il video della campagna su YouTube.

  

Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza

Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza è una figura istituita dalla Regione Emilia Romagna, che ha il compito di garantire i diritti di bambini ed adolescenti e nello specifico opera per il pieno riconoscimento dei cinque diritti fondamentali previsti dalla Convenzione sui diritti del Fanciullo:

  • preminenza dell'interesse del minore (art. 3)
  • diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo (art. 6)
  • diritto alla non discriminazione (art. 8)
  • diritto all'ascolto (art. 12)
  • diritto alla partecipazione (art. 13)

Il garante svolge la sua attività di protezione dei diritti in due modi diversi: da un lato accoglie le segnalazioni da parte di cittadini, anche di minore età, servizi sociali e associazioni che gli sottopongono casi di possibile violazione dei diritti dei fanciulli. Dall’altro interviene autonomamente attraverso sollecitazioni e raccomandazioni rivolte ad enti e istituzioni ogni qual volta ritiene che vi siano interessi dei minori da tutelare.

Rivolgersi al Garante è semplice, basta collegarsi al seguente link: Richiedi un Intervento Garante Infanzia, scrivere una mail o una lettera o inviare un fax indicando il proprio nome, indirizzo, recapito telefonico e raccontare quanto è accaduto o si teme che accada.

Il Garante esaminata la richiesta, fisserà un incontro o manderà comunque una risposta scritta.

 

Le associazioni 

Numerose sono le associazioni impegnate nella tutela dei minori, riportiamo qui di seguito quelle di maggiore rilevanza a livello nazionale, che possono avere riferimenti locali:

Telefono Azzurro - www.azzurro.it

Moige - Movimento Italiano Genitori - www.moige.it

Telefono Arcobaleno - www.telefonoarcobaleno.it

L'Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia - www.minoriefamiglia.it

L'Associazione italiana avvocati, famiglia e minori - www.aiaf-avvocati.it

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ultima modifica 2023-06-12T14:36:00+02:00
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