Altri contributi e agevolazioni economiche alla famiglia

Assegno di Inclusione (ADI)

L’Assegno di Inclusione (ADI), è una misura condizionata:
• al rispetto di determinati requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza
• alla valutazione della condizione economica
• all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Il richiedente per ricevere il beneficio, deve effettuare l’iscrizione alla Piattaforma per i beneficiari presso il Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), al fine di sottoscrivere il Patto di attivazione digitale.

Per i beneficiari dell’Assegno di inclusione appartenenti alla fascia di età compresa tra diciotto e ventinove anni che non hanno adempiuto all'obbligo di istruzione, nel patto di inclusione sarà previsto l’impegno all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo di istruzione, pena la decadenza dal beneficio.

Dopo la presentazione della domanda, i componenti del nucleo familiare vengono convocati dai Servizi Sociali del proprio Comune, per un'analisi multidimensionale dei bisogni.

A seguito della valutazione di ciascun singolo caso, i componenti del nucleo familiare possono essere avviati a percorsi di lavoro o formazione, oppure seguiti dai Servizi Sociali se considerati non attivabili. 

👉  A chi spetta

L’ADI è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla Pubblica Amministrazione (le categorie dei soggetti da considerare in condizione di svantaggio sono individuate dal DM 13 dicembre 2023 )

Sono richiesti inoltre requisiti economici: ISEE inferiore a 9360 euro, reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e altri requisiti specifici legati al patrimonio mobiliare e immobiliare, ai veicoli posseduti e ai redditi e beni patrimoniali.

👉 La Scala di equivalenza

La scala di equivalenza è un parametro che permette di confrontare situazioni familiari differenti, tenendo conto delle economie di scala che derivano dalla convivenza e di alcune particolari condizioni del nucleo familiare che comportano maggiori spese o disagi (presenza di persone con disabilità, nuclei monogenitore o famiglie numerose)

👉 Quanto spetta

Il beneficio economico dell’ADI è erogato, su base annua, a integrazione del reddito familiare si compone di due parti:

  • un'integrazione del reddito familiare fino a una soglia (quota A) fino alla soglia di 6.000 euro annui (7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni e/o in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza) moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza;
  • un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato (quota B), per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto dal contratto di locazione come dichiarato ai fini ISEE, fino a un massimo di 3.360 euro annui/280 euro mensili (1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni e/o in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza).

L’indennità viene erogata per un periodo massimo di 18 mesi e può essere rinnovata, dopo un mese di sospensione, per altri 12 mesi.

👉 Come si richiede

La domanda può essere presentata direttamente dal sito Inps, accedendo alla sezione dedicata, tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica), presso gli Istituti di Patronato oppure presso i Centri di Assistenza fiscale (CAF).

👉 Modalità di erogazione

L’ADI viene erogato mensilmente attraverso la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane.
L’erogazione dipende dalla valutazione dei bisogni del nucleo familiare; decorre, a seguito della verifica dei requisiti, dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD ed è condizionata dalla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.

👉 Per informazioni

Sito INPS


Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità - Carta "dedicata a te"

La legge di Bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197 - art 1 commi 450-451), ha istituito un fondo destinato all'acquisto di beni alimentari di prima necessità e di carburanti, abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, rivolto ai soggetti con ISEE non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l'utilizzo di un apposito sistema abilitante. La legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 2, della legge 30 dicembre 2023, n. 213) ha incrementato di 600 milioni di euro per l'anno 2024 la dotazione del fondo.

Il beneficio denominato Carta acquisti "Dedicata a te", viene erogato tramite ricarica di una carta elettronica di pagamento attribuita al singolo nucleo familiare, è destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità e di carburanti, nonché, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti per i mezzi del trasporto pubblico locale.

L'erogazione del contributo è stata resa operativa dal decreto attuativo del 4 giugno 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale - n. 146 del 24 giugno 2024 che ha definito i destinatari e le modalità di erogazione.

Requisiti

- Residenza in Italia di tutti i componenti del nucleo familiare 
ISEE non superiore a 15.000 euro, individuati dall'INPS 

NON SPETTA ai nuclei familiari che includano percettori di:
a) Reddito di cittadinanza;
b) Assegno di inclusione
c) Carta acquisti o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico di livello nazionale, regionale o locale
Non spetta, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
c) Nuova assicurazione sociale per l'impiego - NASPI e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori - DIS-COLL;
d) Indennita' di mobilita';
e) Fondi di solidarieta' per l'integrazione del reddito;
f) Cassa integrazione guadagni-CIG;
g) qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Contributo : la misura prevede un solo contributo economico per nucleo familiare di importo complessivo di 500 euro. il contributo viene erogato attraverso una carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile. La carta, rilasciata da Poste Italiane tramite Postepay, è nominativa. 

Come si richiede: non è necessario presentare nessuna domanda in quanto i contributi vengono elargiti in modalità automatica dai comuni sulla base dei dati ISEE comunicati ai comuni dall'INPS. I beneficiari riceveranno una comunicazione da parte del proprio comune di residenza, contenente il codice personale e il nominativo del titolare della carta e  le istruzioni per il ritiro. Se ai comuni rimangono delle carte, potranno essere distribuite tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni rinvenienti dai locali servizi sociali.

Tempistica e scadenze: le carte saranno rese operative con l'accredito del contributo erogato a partire dal mese di settembre 2024. Il primo pagamento deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2024, pena la decadenza dal beneficio. Le somme, inoltre, devono essere interamente utilizzate entro e non oltre il 28 febbraio 2025. 
Maggiori dettagli nel Messaggio INPS n. 2575 del 10-07-2024

Per informazioni: i cittadini potranno rivolgersi al proprio Comune di residenza

ApprofondimentiSito del Ministero dell'Agricoltura | Sito INPS


Carta Acquisti per minori di 3 anni

La Carta acquisti  è una carta di pagamento elettronico concessa a cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico. Sulla carta si accredita bimestralmente una somma di denaro che può essere utilizzata per la spesa alimentare negli esercizi convenzionati e abilitati al circuito Mastercard e per il pagamento delle bollette di gas e luce presso gli uffici postali e consentirà di accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata.

Logo Carta acquisti I negozi che espongono questo simbolo  daranno sconti aggiuntivi alle normali promozioni.
La Carta Acquisti vale 40 euro al mese e sarà caricata automaticamente ogni due mesi con 80 euro. La Carta Acquisti si può richiedere negli Uffici Postali presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione (il modulo è disponibile on line sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze oppure presso gli Uffici Postali) 
Requisiti 
Possono presentare domanda le famiglie con bambini di età inferiore ai 3 anni, con un ISEE in corso di validità inferiore a 8.052,75  per il 2024
Inoltre occorre: non essere intestatari di più di un utenza elettrica, di più di due utenze del gas e di più di due autoveicoli, non essere proprietari di più di un immobile e titolari di patrimoni mobiliari superiori a 15.000 euro.
In caso di smarrimento o furto della carta acquisti
Occorre chiedere il blocco della Carta telefonando al numero verde gratuito 800.902.122 (dall'Italia) o al numero +39.049.21.00.149 (dall'estero). L'operatore comunicherà il "numero di blocco". In seguito occorre fare una denuncia all'Autorità Giudiziaria o di pubblica sicurezza e, entro due giorni lavorativi bancari dalla telefonata, ci si deve rivolgere ad un ufficio postale fornendo il "numero di blocco" e una copia della denuncia. Presso lo stesso ufficio si potrà richiedere una nuova Carta su cui sarà disponibile il saldo della Carta bloccata
Per informazioni
Ministero dell'Economia e delle Finanze
sito http://www.mef.gov.it/
Poste italiane
Sito https://www.poste.it/carta-acquisti.html - Contact center 803160
Inps
Sito https://www.inps.it/ - Contact center al numero verde 803 164 da rete fissa o al 06 164164 da cellulare.


Bonus per genitori separati, divorziati e/o non conviventi

Il contributo è rivolto ai genitori di figli che risultino separati, divorziati o non conviventi sulla base del provvedimento emanato dell’autorità di riferimento (es. sentenza del Tribunale, provvedimento amministrativo), con l’obiettivo di garantire la continuità di erogazione dell'assegno di mantenimento versato in tutto o in parte dall’altro genitore.

👉 A chi spetta
Spetta al genitore che nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022 non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l'assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore (ex coniuge o ex convivente). Spetta solo se il genitore inadempiente non abbia provveduto al mantenimento spettante per riduzione, cessazione o sospensione dell'attività lavorativa dall'8 marzo 2020 per una durata minima di 90 giorni oppure abbia subito una riduzione del reddito di almeno il 30% rispetto al reddito percepito nel 2019.

Requisiti:

  • reddito IRPEF non superiore a 8.174 euro nelle annualità di mancata corresponsione del mantenimento (2020, 2021 e 2022);
  • convivenza con il /i figlio/i nelle medesime annualità
  • in caso di figli maggiorenni, solo se portatori di handicap grave ai sensi dell'art. 3, comma 3 legge 104/1992 alla data della mancata percezione dell’assegno di mantenimento, successivamente all’8 marzo 2020 e nei periodi per i quali viene richiesta la prestazione (non oltre al 31 marzo 2022)

👉 Quanto spetta
Il contributo può arrivare a un massimo di 800 euro per 12 mensilità ed è corrisposto dall’INPS in unica soluzione.

👉  Come si richiede
La domanda per ottenere il bonus genitori separati, divorziati, non conviventi può essere presentata all’INPS dal 12 febbraio 2024 al 31 marzo 2024 on line attraverso l’apposito servizio “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell'erogazione dell'assegno di mantenimento”, disponibile sul portale istituzionale dell’INPS nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche.

👉 Per informazioni
Sito INPS


Contributo per figli disabili per genitori disoccupati o monoreddito

La Legge di bilancio 2021, ha introdotto un contributo mensile in favore dei genitori disoccupati o monoreddito facenti parte di nuclei familiari monoparentali con figli a carico con disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento. 
Il contributo riguarda i figli legittimi, legittimati, adottivi, naturali, minori d’età o maggiori d’età (in questo caso solo se fiscalmente a carico e con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento).
La quota del contributo mensile è di massimo di 500 euro netti, per il 2021, 2022 e 2023.
Per maggiori informazioni consulta sezione Disabilità


Reddito di cittadinanza

Dall’1 gennaio 2024 non esiste più il Reddito di cittadinanza, che sarà sostituito da due strumenti: l'Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro.


Emergenza Ucraina - Contributi per i profughi ucraini 

Contributo di sostentamento 

Il contributo ha l'obiettivo di offrire un primo sostegno economico in Italia ai profughi ucraini.
Rivolto a: profughi ucraini che hanno presentato domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea, che hanno trovato una sistemazione autonoma, anche presso parenti, amici o famiglie ospitanti (quindi non assistito in strutture finanziate dallo Stato italiano)
Contributo: è previsto un contributo di 300 euro a persona al mese per adulto. Al genitore o al titolare della tutela legale di un minore di 18 anni è riconosciuta anche una integrazione di 150 euro al mese per ciascun minore. Il contributo è riconosciuto per un massimo di tre mesi a partire dalla data riportata sulla ricevuta di presentazione della domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea
Presentazione della domanda: per la presentazione della domanda è necessario presentare prima la domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea presso la Questura - Ufficio immigrazione della città in cui ci si trova, così si potrà ricevere il proprio Codice Fiscale con il quale accedere alla PIATTAFORMA ON LINE del Dipartimento della Protezione Civile e richiedere il contributo. 
Nota bene:
>> per richiedere il contributo oltre al Codice Fiscale servono un cellulare e una email.
>> Se sei genitore di minore di età inferiore ai 14 anni, i dati di tuo figlio/dei tuoi figli dovrebbero essere già presenti in piattaforma all’interno della tua scheda anagrafica. In questo caso devi solo compilare la richiesta.
>> Se sei genitore di minore di età compresa tra 14 e 18 anni, i dati di tuo figlio/dei tuoi figli non dovrebbero essere presenti in piattaforma all’interno della tua scheda anagrafica. In questo caso, per attestare la tua condizione di genitore e ottenere l’integrazione al contributo per il minore, devi avere un certificato di ricongiungimento rilasciato dalla Questura
>> Se tuo figlio è nato in Italia – dopo il tuo arrivo ed entro i tre mesi per i quali puoi ottenere il contributo - i suoi dati non dovrebbero essere presenti in piattaforma nella tua scheda anagrafica. In questo caso, se hai già presentato la richiesta di contributo per te, devi rivolgerti alla Questura dove hai fatto domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea e chiedere l’aggiornamento della tua scheda anagrafica. 
Scadenza: la richiesta del contributo può avvenire entro il 31 dicembre 2023 data in cui si chiude lo stato di emergenza.
Per informazioni: https://contributo-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/

Contributi per affidatari o i tutori dei minori stranieri ucraini non accompagnati

Per gli affidatari o i tutori dei minori stranieri non accompagnati, anche nel caso abbiano diritto alla protezione temporanea, il Commissario delegato per i minori non accompagnati riconosce il rimborso dei costi sostenuti, fino a un massimo di 100 euro al giorno pro capite, ai Comuni che accolgono minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina nelle strutture autorizzate o accreditate e che sostengono gli oneri relativi all'affidamento familiare dei minori.
Per accedere ai benefici : il tutore legale e l'affidatario dovranno quindi rivolgersi al Comune in cui si trovano.


Reddito alimentare

Il reddito alimentare, previsto nella Legge di Bilancio 2023 e attuato dal Decreto n. 78 del 26 maggio 2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato istituito come misura di contrasto alla povertà e allo spreco alimentare ed è destinato alle persone che si trovano in condizioni di povertà assoluta. Prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto di alimentari e supermercati ai nuclei familiari in difficoltà, che vengono individuati dai singoli Comuni.

Rivolto a: i soggetti inseriti negli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti); altri soggetti segnalati dai servizi sociali dei Comuni. Saranno i Comuni a presentare i progetti di attuazione e a selezionare i beneficiari della misura.

Il progetto partirà a livello sperimentale in alcune Città Metropolitane individuate in Conferenza unificata: una volta che la misura sarà operativa, sarà possibile richiedere il Reddito Alimentare tramite un’applicazione per smartphone che consentirà anche il tracciamento dei prodotti donati e semplificherà le operazioni di prenotazione e consegna a domicilio.

Si prevede una sperimentazione di 3 anni.


Contributi regionali per l'accesso ai centri estivi

La Regione Emilia Romagna con la  Deliberazione di Giunta regionale 598/2022, anche per il 2022, attraverso le risorse provenienti dal Fondo sociale europeo, sostiene le famiglie nel pagamento della retta di frequenza dei figli ai centri estivi gestiti dal Comune oppure dei centri estivi privati aderenti al progetto, individuati da ogni Comune tramite bando.
I contributi sono destinati alle famiglie degli alunni con fascia di età compresa tra i 3 e i 13 anni (nati dal 2009 al 2019) e soglia ISEE di 28.000 euro, estesi ai 17 anni se con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/1992 indipendentemente dall’attestazione Isee delle famiglie.
Per maggiori informazioni consultare la scheda informativa relativa ai Centri estivi .


Gli Empori Solidali

Gli Empori Solidali hanno come obiettivo la condivisione di esperienze, il confronto e la ricerca di soluzioni comuni per il contrasto alla povertà alimentare e relazionale, il recupero delle eccedenze produttive combattendo lo spreco alimentare e il sostegno a persone e famiglie in situazione di difficoltà sociale ed economica. Sostengono le fragilità e aiutano le persone a raggiungere una maggiore autonomia attraverso l’offerta di beni primari, le occasioni di socializzazione e l’attivazione della comunità.
Come funzionano: gli empori solidali sono dei veri e propri market, dove le persone in situazione di difficoltà economica possono fare la spesa e trovare principalmente alimenti (freschi e a lunga conservazione), prodotti per l’igiene della persona e della casa e altri generi di prima necessità.
A margine dei market sono sorti spazi di accoglienza, scambio e ascolto reciproco, beni relazionali indispensabili per uscire dalla solitudine a cui spesso portano varie situazioni di povertà.
Il funzionamento dei market è reso possibile grazie all’impegno di centinaia di volontari che mettono a disposizione tempo e competenze.
Tra le buone pratiche promuovono la "cultura del non spreco" attraverso: 
>> recupero di eccedenze alimentari da GDO oppure imprese, collaborazione con Banco Alimentare e AGEA
>> attività di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e nelle scuole
Nel 2017 hanno sottoscritto un protocollo di intesa con la Regione Emilia Romagna, ANCI, CSVERnet per la valorizzazione dell’azione degli empori, successivamente esteso anche ai sindacati.
A chi sono rivolti: per accedere occorre essere residenti nel Comune in cui ha sede l'Emporio (o nell'Unione dei Comuni nei casi di Empori destinati ad un'unione di Comuni) e dichiarare un ISEE mediamente compreso tra i 3.000 e i 10.000 euro, oppure essere rimasti senza lavoro, essere iscritti a un centro per l'impiego, avere a carico  figli minori. Gli utenti che accedono all'Emporio possono scegliere liberamente i prodotti alimentari a disposizione usufruendo di una tessera personale caricata con punteggio a scalare. 
Sedi: In Emilia-Romagna ci sono 23 punti, distribuiti su tutto il territorio regionale. Vedi la mappa degli Empori Solidali in Emilia Romagna . 
Per informazioni: 
>> sito regionale ER SOCIALE
>> Brochure di approfondimento . La Rete degli Empori solidali dell'Emilia-Romagna si presenta   
>> La Carta dei valori - Approfondisci le linee guida e i principi ispiratori comuni a tutti gli empori
>> info@emporisolidaliemiliaromagna.it


Family Card

Molti comuni emiliano romagnoli hanno aderito al progetto Family Card che prevede, attraverso accordi con le realtà economiche private locali, sconti e agevolazioni rivolti alle famiglie numerose.

I progetti sono gestiti direttamente dai singoli Comuni e sono diversi in ciascuna realtà. Consigliamo di contattare l'amministrazione comunale di riferimento per ottenere maggiori informazioni sull'iniziativa.


Prestito d'onore o Prestito sociale 

Il prestito sull'onore ( legge regionale n.2 del 12/03/2003 (pdf, 179.9 KB)) si propone come un aiuto concreto per le famiglie con una difficoltà economica temporanea, per le future mamme con problemi nel proseguire la gestazione, giovani coppie con figli, famiglie con un solo genitore e figli minori.
Si tratta di un prestito in denaro a tasso zero che viene concesso dal Comune o dal suo delegato tramite una apposita convenzione con istituti bancari e con la finanza etica, per realizzare progetti di spesa che riguardino in primo luogo i figli, come spese sanitarie, spese relative l'abitazione, spese legali, spese scolastiche, spese per sostenere l'inserimento lavorativo di un genitore etc... L'entità del prestito e la modalità di restituzione sono stabilite caso per caso dall'ente erogatore.
Per poter accedere al prestito bisogna soddisfare alcuni requisiti, stabiliti dai regolamenti attuativi comunali, ad es. essere residenti nel territorio comunale, avere un determinato reddito (che varia a seconda dei Comuni). Si sottolinea che non tutti i comuni attivano l'erogazione di questo tipo di contributo.

Alcuni comuni hanno attivato questo strumento per supportare le famiglie in difficoltà a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19, per informazioni rivolgersi allo sportello sociale del proprio comune. 


Contributi del Servizio Sociale

Le famiglie con minori che si trovino in grave difficoltà possono richiedere un contributo economico ai Servizi sociali del Comune. Questi interventi possono essere mirati alla soluzione di un bisogno preciso oppure articolati in sussidi mensili.


In evidenza

Carta famiglia: La legge di bilancio 2022, non ha rifinanziato la Carta della famiglia rivolgendo le risorse finanziarie a nuove misure a favore delle famiglie. Pertanto, la Carta della famiglia dal 1 gennaio 2022, cessa la sua validità, ferma restando la possibilità per i commercianti di prevedere sconti per le famiglie al di fuori della piattaforma

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