Newsletter nr. 4 - aprile 2020

Notizie dal... Centro per le Famiglie del Distretto di Ponente

Misure a sostegno delle famiglie

I Comuni del Distretto di Ponente hanno disposto l’erogazione di buoni spesa, di importi variabili, per sostenere le famiglie in maggiori condizioni di difficoltà. L’importo dei buoni varia in base alla situazione economica della famiglia e al numero dei suoi componenti. E’ possibile verificare le modalità di ottenimento dei buoni sui siti dei singoli Comuni, oppure contattando telefonicamente gli uffici comunali per prendere appuntamento. Non è possibile recarsi direttamente in Comune se non previa appuntamento.

Le altre misure predisposte dal Governo per fronteggiare l’attuale emergenza sono dettagliate al seguente indirizzo:

https://www.informafamiglie.it/news/eventi-ed-iniziative-locali/2020/emergenza-coronavirus-le-misure-a-sostegno-economico-delle-famiglie

Attività di consulenza presso il Centro per le Famiglie

Tutte le attività che prevedono la presenza degli operatori e degli utenti presso il Centro per le Famiglie sono momentaneamente sospese, in attesa che si risolva l’attuale situazione di emergenza. Non è attualmente possibile recarsi al Centro, ma è possibile contattare gli operatori al numero 0523/843020 (anche lasciando un messaggio in segreteria telefonica) o all’indirizzo centrofamiglie.csg@sintranet.it, per fissare una o più consulenze da svolgersi tramite telefonata o videochiamata. Il Centro ha anche una pagina Facebook ufficiale.

Di seguito ricordiamo gli ambiti in cui si svolgono le consulenze del Centro per le Famiglie, rivolte a famiglie con figli minori di 18 anni residenti nei Comuni del Distretto di Ponente:

 - Consulenza psico-educativa: si tratta di uno spazio di ascolto e supporto per genitori (singoli o in coppia) che sentono l’esigenza di un confronto sulla gestione dei figli e sulle problematiche legate alla loro educazione individuale.

- Consulenza di coppia: si tratta di uno spazio di ascolto e condivisione per coppie di genitori in difficoltà, che sentono l’esigenza di confrontarsi con un professionista per ritrovare una comunicazione e riattivare le risorse personali e della relazione.

- Percorso adolescenza: è un servizio dedicato alle problematiche specifiche dell’adolescenza, con consulenza per genitori e ragazzi.

- Mediazione familiare: è uno spazio di incontro per genitori separati o in fase di separazione, che sentono l’esigenza di un confronto sulla gestione dei figli durante e dopo la separazione.

- Consulenza legale: è un servizio di informazione e orientamento legale in tema di diritto di famiglia, gestito in collaborazione con avvocati specializzati.

 
Tutte le consulenze sono gratuite, si tengono su appuntamento e prevedono, di regola, un percorso di massimo otto incontri della durata di un’ora ciascuno condotti da uno psicologo o una psicologa del Centro per le Famiglie. Si tratta di consulenze che non hanno valenza terapeutica ma hanno come obiettivo primario la promozione del benessere individuale e familiare.

Presso il Centro è inoltre attivo uno sportello interculturale e di mediazione linguistico-culturale. Un mediatore culturale dell’associazione Alam fornisce ai cittadini immigrati e italiani informazioni, consulenza, orientamento e accompagnamento sulle più ricorrenti questioni relative all’immigrazione. L’accesso telefonico è libero e i servizi sono gratuiti.


Alcune riflessioni e contributi degli operatori del Centro per le Famiglie

Proponiamo qui di seguito alcune riflessioni legate a questo particolare momento. 

Riflessioni in famiglia ai tempi del Coronavirus (Dr.ssa Chiara Dellaglio)

Da oltre un mese ci troviamo, senza troppo preavviso, ad affrontare un grande cambiamento; le nostre esistenze sono state stravolte, i nostri ritmi quotidiani sono modificati e con noi le nostre famiglie, i nostri figli, grandi e piccoli, si stanno faticosamente adattando a questa situazione.

Ci troviamo a vivere in un’atmosfera di sospensione e incertezza, e nello stesso tempo siamo costretti a un cambiamento delle nostre abitudini e dei nostri ritmi.

Viviamo diverse emozioni e stati d’animo per lo più negative: dalla paura all’angoscia, dall’impotenza alla scoraggiamento, dalla mancanza di speranza alla sensazione di essere in un vicolo cieco…

Questi stati emotivi ci portano a vissuti e comportamenti spesso di nervosismo, tensione e questo bagaglio emotivo non può che influire sulle dinamiche familiari e sullo stato d’animo dei bambini e adolescenti che, a loro volta, vivono in modi diversi queste incertezze e precarietà avendo perso i riferimenti quotidiani e le certezze della vita di tutti i giorni.

Diventa importante non scoraggiarsi e tentare di rimanere saldi nel ruolo di adulti e genitori; questo cambiamento e sbandamento ci mette alla prova e abbiamo bisogno di trovare modalità nuove e creative per affrontare questa quotidianità fra smart working, gestione della casa, cura dei figli e tutto il resto…

Ecco qualche piccolo consiglio per provare a attraversare questo periodo in modo consapevole e perché no costruttivo nel percorso di crescita di ognuno di noi:

-          Fermarsi a riflettere e cercare di dare un senso soggettivo a questo periodo così complicato e anomalo: questo non significa continuare a pensare a quello che sta succedendo ma darsi dei brevi momenti di riflessione e di sosta per rendere soggettivo questo momento e non farsi travolgere dalle notizie e dal bombardamento mediatico a cui siamo sottoposti;

-          Condividere brevi momenti di riflessione con i bambini che, a seconda dell’età, hanno bisogno di capire, essere rassicurati e di dare voce alle paure e emozioni che stanno vivendo

-          Trovare nuovi ritmi e modalità per trascorrere il tempo in casa, cercare di organizzare i tempi da dedicare allo studio, alla lettura, allo svago, all’attività fisica al gioco. I bambini hanno bisogno di indicazioni e ritmi sicuri; avendo perso improvvisamente la scansione delle giornate hanno bisogno di essere aiutati a trovarne altre

-          Concedersi delle eccezioni perché si è in un periodo speciale: ognuno creativamente si può concedere qualcosa o fare cose nuove per sentire nuovi stimoli e possibilità

-          Ritagliare tempi e spazi individuali: la convivenza forzata, le differenze individuali, le incomprensioni che naturalmente in questo periodo si accentuano, le tensioni che da sotterranee diventano esplosive hanno bisogno di tempi di recupero individuale per stemperare, alleggerire, trovare modalità di chiarimento e ripartenza.

-          Usare il tempo per condividere un gioco e un’attività anche semplice per cui non si aveva mai tempo o voglia e alla fine esplicitare la soddisfazione e perché no il divertimento

-          Alimentare le relazioni a distanza per noi e per i figli, usare le nuove tecnologie per videochiamate o telefonate (perché no anche per una consulenza o un aiuto telefonico), messaggi o scambi di mail cercando di mantenere e rafforzare i legami familiari e amicali anche se a distanza.

 
Dalle quattro mura al mare del mondo virtuale (Dr.ssa Chiara Dellaglio)

Nel giro di un mese o poco più tutto è cambiato…

Il trascorrere del tempo e la sua percezione sono profondamente modificati: si vive alla giornata, si naviga a vista e si è contemporaneamente immersi in un mondo virtuale ricco di informazioni, conoscenza, proposte e relazioni.

Il mondo virtuale che per noi adulti è stato spesso motivo di avversione, diffidenza e cauto avvicinamento ora rappresenta ancora di più un mare in cui immergersi con l’attenzione di non venirne travolti, di non annegare…

Dalla nostra casa, dal nostro smartphone si aprono mondi importanti e vitali e ora abbiamo più tempo  e necessità di accedervi: la didattica a distanza per i nostri figli, le attività creative e le letture,  le videochiamate con i nonni e gli amici, i gruppi whatsapp più disparati, i laboratori di ginnastica e yoga per grandi e bambini, le notizie del giornale, gli studi scientifici ufficiali, le fake news, i profili facebook di amici e conoscenti…

Il mondo virtuale ci permette di rimanere collegati, di sentirci vicini, di condividere attività e conoscenze.

Tutto questo è rassicurante e stimolante da una parte, ma è anche fonte di ulteriore incertezza e fragilità…

Cerchiamo di cogliere il valore e l’opportunità di questa modalità, ma nello stesso tempo resistiamo alla tentazione di esserne completamente immersi per non incorrere nel  rischio di perdersi o disorientarsi.  Manteniamo vivo lo spirito critico e la capacità di analisi e diamoci dei  ritmi per evitare di rimanere sempre collegati e dare spazio alla vita reale che, seppur limitata, potrebbe diventare l’unica bussola quotidiana. Facciamolo per noi e per i nostri figli, adolescenti in particolare.

Viviamo la mancanza della vita “vera”, degli abbracci, dei giochi con gli amici, del contatto fisico fatto di gesti, sguardi e movimenti come un’opportunità per considerarne l’importanza fondamentale. Approfittiamo di questo momento per meditare su quali siano per noi le priorità esistenziali, solo così potremo tornare, un domani, alla vita normale, segnati, probabilmente cambiati, forse addirittura  trasformati, ma anche arricchiti e forse migliori.


Piccoli momenti felici (Dr.ssa Paola Canesi)

Credo che in questi giorni un po' di ipocondria colpisca tutti: anche chi sta benissimo non riesce a non allarmarsi per il minimo dolorino... La tensione è nell'aria, oltre che dentro di noi, ed è sempre più difficile mantenersi calmi. Anche la convivenza forzata non è semplice, c'è chi è solo e chi di compagnia ne ha fin troppa!

Poi ci sono quei momenti magici che ci rincuorano: due fratelli che si aiutano a fare i compiti, una risata tutti insieme, il papà che prepara una torta... Se ci guardiamo intorno, questa vicinanza forzata ci sta regalando anche tanti momenti felici, nati da cose semplici e dal maggior tempo passato insieme.

Siamo sommersi da inviti a cogliere il positivo di questa situazione, mi sembra molto difficile in questo momento, ma forse possiamo iniziare proprio dalle nostre case, focalizzando l'attenzione su tutti quei momenti comunque felici che condividiamo.

È molto importante coinvolgere in questo atteggiamento di pensiero i bambini, perché è in questo modo che insegniamo loro la RESILIENZA. Non si tratta di farsi vedere sempre forzatamente felici, ma di aiutarli a riconoscere e apprezzare tutti i momenti positivi che anche queste giornate chiusi i casa ci possono regalare. Sarebbe bello creare un “contest” (che vanno così di moda) casalingo: ad esempio a cena o prima di andare a letto, chiedete a tutti di raccontare  il momento migliore della giornata, vi consiglio di provare, i più piccoli vi stupiranno!

La scuola virtuale (Dr.ssa Paola Canesi)

Tanti genitori in questi giorni saranno alle prese con le nuove esperienze della scuola “tecnologica”. Ammettiamolo all'inizio è stato un incubo, sicuramente né noi famiglie né la maggior parte delle scuole eravamo preparati. Chi ha il registro elettronico ha visto arrivare elenchi di compiti da svolgere, non tutti avevano a casa i libri, panico! E allora centinaia di messaggi sul gruppo classe, fotocopie a non finire, genitori stressatissimi cercando di aiutare un figlio e quell'altro...

Poi le cose si sono lentamente organizzate, gli insegnanti si sono ingegnati per inviare materiali completi e accattivanti, molte scuole si sono attrezzate con piattaforme digitali per fare video lezioni, i bambini, anche quelli più piccoli hanno presto imparato a gestire da soli gli strumenti elettronici e sono diventati quasi autonomi.

Noi oggi pomeriggio abbiamo in programma un lavoro di gruppo della più grande con chiamata multipla su WhatsApp, e due video lezioni per le più piccole (scuola primaria). Mi ha fatto riflettere vederle preparare: altro che quaderni e matite! Una ridistribuzione ragionata (a seconda delle necessità) degli strumenti digitali che possediamo in famiglia (tablet, cellulare e computer) in attesa trepidante che tornasse mio marito per avere “una connessione in più”, caricatore a portata di mano, e quindi postazioni di lavoro rigorosamente a portata di spina, non importa se non c'è il tavolo vicino, libri ben preparati per essere consultati rapidamente e un caro vecchio foglio per gli appunti...

Tutti rimpiangiamo la vecchia routine mattutina dello zaino, un abbraccio e via a scuola, ma date le circostanze credo vada sottolineata e molto apprezzata la buona volontà e l'inventiva di tanti insegnanti che si prodigano di fare Scuola comunque favorendo apprendimento, ma soprattutto contatto e un certo senso di normalità (non bastano liste di compiti da svolgere per fare scuola!).

Inoltre credo che tutti noi, genitori e alunni, stiamo sperimentando un nuovo approccio alla tecnologia molto formativo (forse più per i genitori che per i figli...).

Infine mi ha colpito una cosa: il famigerato gruppo WhatsApp dei genitori si è fatto via via più collaborativo, accogliente e meno giudicante, non pensavo che lo avrei mai detto ma sta risultando quasi indispensabile.

Forza famiglie, ce la stiamo facendo!


Attività su Facebook: Come rilassarsi e giocare coi bambini

In questi giorni può essere utile dare qualche consiglio ai genitori su come giocare e rilassarsi insieme ai bambini. Simona Tosi, psicologa, si occupa per il Centro per le Famiglie di sostegno alla genitorialità, consulenza di coppia e di interventi psico-educativi all'interno di alcuni progetti distrettuali. A questo link Facebook si possono trovare giochi e idee:

https://www.facebook.com/centrofamiglieponente/videos/909608456128796/

 
Un sostegno alla popolazione immigrata (Jamal Ouzine e Alessandra Salento – Associazione Alam)

Queste settimane particolari, tristi e spesso tragiche, possono essere ancora più difficili per la popolazione immigrata: in questa situazione di emergenza può succedere che un cittadino immigrato, specie se non pienamente integrato, si senta ancora più emarginato e isolato dalla comunità. Alcune problematiche legate all’immigrazione possono essere acuite ed esacerbate dalle difficoltà che tutta la società sta affrontando in questo periodo. Il disagio legato alla scarsa padronanza dell’italiano o alla precarietà del lavoro, e in generale alle condizioni di vita, di parte della popolazione straniera può essere reso ancora più grave dall’attuale situazione di emergenza.

In questo contesto, i mediatori culturali dell’associazione Alam-aps vogliono porsi come punto di riferimento per tutti i cittadini stranieri residenti nel Distretto di Ponente che si trovino in situazioni di difficoltà. Pur non potendo intervenire personalmente, gli operatori dell’associazione sono a disposizione per proseguire, telefonicamente, via email o tramite videochiamata, il loro lavoro di mediazione, supporto e orientamento in collaborazione con servizi sociali, assistenti sociali, istituti scolastici e altri enti e servizi del territorio.

Gli interventi di mediazione culturale possono essere programmati contattando il Centro per le Famiglie del Distretto di Ponente telefonicamente (anche lasciando un messaggio in segreteria telefonica) o via email. I mediatori dell’associazione stabiliranno poi, in accordo con gli utenti e con gli operatori dei servizi interessati, le migliori modalità per la realizzazione delle attività.

Lo scopo della nostra associazione è di fornire un aiuto valido e concreto alla popolazione straniera del Distretto di Ponente che si trova in situazioni di disagio; il nostro lavoro continua da molti anni, e, pur con modalità diverse, prosegue anche tra le mille difficoltà dell’attuale momento.

 

 

 

 

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ultima modifica 2020-04-07T14:08:01+02:00
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