Visite ed esami preventivi
Quando si decide di mettere in cantiere un bambino è consigliabile sottoporsi ad una serie di esami per prevenire tanti problemi che, una volta verificatosi il concepimento, sarebbe difficile e a volte impossibile risolvere.
Per la futura mamma
- visita ginecologica
- pap test
- azotemia e creatinemia (per valutare il funzionamento dei reni)
- transaminasi, fosfatasi alcalina, prove di coagulo e quadro sieroproteico (per valutare il funzionamento del fegato e il processo di coagulazione del sangue)
- esame emocromocitometrico, sideremia e ferritina (per rilevare eventuali anemie)
- glicemia (per rilevare un eventuale diabete)
- gruppo sanguigno e fattore Rh (fondamentale per prevedere eventuali incompatibilità materno-fetali)
- rubeo test (per vedere se la futura mamma è immunizzata contro la rosolia, malattia dannosa per il feto) - reazione di Wasserman (per escludere il contagio da sifilide)
- toxotest (per vedere se esiste immunizzazione contro la toxoplasmosi, altra malattia dannosa per il feto)
- ricerca dell'HbSAg e HCVab (per scoprire se si è portatrici sane di epatite B e C)
- ricerca degli anticorpi anti Hiv (per scoprire se si è sieropositivi al virus dell'Aids)
- elettrocardiogramma (per un controllo del funzionamento del cuore)
Per il futuro papà
- determinazione del gruppo sanguigno e del fattore Rh
- esame emocromocitometrico più altri esami dettagliati (nel caso la mamma risultasse portatrice di Talassemia)
- ricerca del HbSAg, reazione Wasserman o Vdrl, ricerca anticorpi anti-Hiv
Altri consigli utili se si sta "cercando" un bambino
- prima di eseguire qualsiasi tipo di vaccinazione, parlarne preventivamente con il vostro medico o ginecologo
- evitare di assumere alcolici e di fumare
- evitare di esporsi ai raggi X
- evitare di assumere farmaci senza parlarne preventivamente col vostro medico o ginecologo
Esenzioni dal ticket
Il Decreto Legge 10.9.98, all'articolo 2 (139.09 KB), specifica come in funzione preconcezionale siano escluse dalla partecipazione al costo le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e le altre prestazioni specialistiche necessarie per accertare eventuali difetti genetici, prescritte dallo specialista alla coppia, se l'anamnesi, riproduttiva o familiare della coppia evidenzia condizioni di rischio per il feto.
Test di gravidanza
I test di gravidanza venduti in farmacia sono dei test urinari che evidenziano la presenza nelle urine dell'ormone hCG (che non esiste in una donna non incinta). Il test reagisce alla presenza dell’ormone ed un simbolo dichiara lo stato "incinta" o "non incinta".
Il livello di hCG è massimo tra la 7 e la 12 settimana di gravidanza, dunque l’ideale è aspettare almeno una settimana dopo il mancato arrivo delle mestruazioni per effettuare il test, poiché un test di gravidanza precoce potrebbe produrre falsi risultati, mentre è inutile effettuare il test nella giornata successiva al rapporto.
Se il test dovesse risultare negativo è consigliabile riprovare dopo una settimana, non prima. Un falso negativo potrebbe essere causato da un basso livello di beta hCG. Test di gravidanza precoce
È possibile effettuare il test di gravidanza prima del ritardo avvalendosi dei test di gravidanza precoce: sono dei kit domestici basati sempre sul dosaggio urinario della beta HCG utilizzabili quattro-cinque giorni prima dell’ipotetico inizio del ciclo mestruale (a patto che non sia troppo ravvicinato rispetto al rapporto).
E’ possibile anche effettuare il test di gravidanza sul sangue per verificare lo stato di gravidanza, ma deve essere prescritto dal medico e si esegue presso un laboratorio specializzato, poiché serve per controllare l'andamento della gravidanza dopo che sono insorti problemi o c'è stata una minaccia di perdita, se il medico ha il sospetto di una gravidanza extrauterina, se ci sono particolari indicazioni per controllare la salute della donna.
I costi variano da circa 7 euro per un test con singolo stick, a 12 per quello singolo digitale fino a 25 euro per quelli che hanno due stick. Il costo medio per il test del sangue è di circa 20€.
Anticoncezionali
Con il termine "anticoncezionali" si vuole indicare l'insieme dei farmaci e dei dispositivi impiegati per prevenire l'insorgenza di una gravidanza.
Sostanzialmente, gli anticoncezionali oggi disponibili possono essere suddivisi in due grandi categorie:
- Metodi contraccettivi di tipo ormonale
- Metodi contraccettivi senza ormoni
Le tante tipologie e varianti impongono che per comprendere quale contraccettivo sia quello più adatto per la persona e per la coppia è indispensabile consultare il ginecologo di riferimento.
La paziente va seguita per i primi mesi di trattamento e particolare attenzione va alle donne che hanno appena partorito e che desiderano un metodo contraccettivo che salvaguardi la possibilità di allattamento.
In Emilia-Romagna, dal 1° gennaio 2018, è possibile ricevere gratuitamente un metodo contraccettivo e una consulenza da parte di un medico o di una ostetrica, donne e uomini possono accedere ai consultori familiari/Spazio giovani dell’Ausl per ricevere una consulenza ed eventuale visita e scegliere insieme al ginecologo o all’ostetrica il metodo contraccettivo più adatto alle proprie esigenze.
Viene offerta gratuitamente anche la contraccezione d'emergenza (pillola del giorno dopo), utilizzata per ridurre il rischio di gravidanza dopo un rapporto non protetto o a rischio.
Le persone che ne possono beneficiare sono:
- tutte le donne e gli uomini di età inferiore a 26 anni
- tutte le donne con età compresa tra 26 e 45 anni entro 24 mesi dall'interruzione di gravidanza se in possesso di una esenzione per disoccupazione (E02) o per lavoratrici colpite dalla crisi (E99)
- tutte le donne con età compresa tra 26 e 45 anni entro 12 mesi dal parto se in possesso di una esenzione E02 o E99.
Il diritto d’accesso alla contraccezione ormonale prevede che non sia necessaria la prescrizione del medico per poter richiedere farmaci contraccettivi - compresa la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto -, anche da parte di persone minorenni.
Per ricevere gratuitamente il metodo contraccettivo e la consulenza medica o ostetrica è necessario essere iscritti al Servizio sanitario nazionale ed essere residenti e assistiti (quindi con il medico di famiglia) in Emilia-Romagna. Possono accedere al servizio anche i richiedenti asilo o beneficiari di protezione, i titolari di tessera STP (Stranieri temporaneamente presenti) o PSU (Permesso di soggiorno per motivi umanitari).
- Per approfondimenti su questo tema, si consiglia di consultare il sito regionale SaPeRiDoc (Centro di documentazione sulla salute perinatale e riproduttiva)