Altri progetti

Riduzione dei Rifiuti

La Regione Emilia-Romagna ha implementato diversi strumenti per ridurre la produzione di rifiuti. Gli obiettivi includono la diminuzione dei rifiuti indifferenziati procapite e una raccolta differenziata tra il 65% e il 79% a seconda del comune.

  • Fondo per la riduzione dei rifiuti: un fondo specifico è stato creato per assegnare contributi ai comuni, finanziando progetti per la prevenzione e riduzione dei rifiuti. Tra i progetti incentivabili rientrano: Pannolini lavabili, Centri del riuso, Case dell'acqua, Riduzione del consumo di beni "usa e getta", Compostaggio domestico e/o di comunità.
  • Pannolini Lavabili: per promuovere i pannolini lavabili, alcune iniziative includono:
    • Momenti informativi
    • Contributi per l'acquisto: finanziati con fondi annuali, per i quali contattare l'ufficio del proprio comune di residenza
    • Servizi di orientamento e consulenza: "Pannolinoteche"
  • Case dell'Acqua: Strutture per l'erogazione dell'acqua potabile, liscia o gassata, accessibili gratuitamente o dietro pagamento di una quota/litro conveniente.

Commercio Equo, Solidale e Sostenibile

Il commercio equo e solidale è un modello di scambio commerciale che mira a creare relazioni più eque e sostenibili tra produttori e consumatori. Concentrandosi sui paesi in via di sviluppo, il commercio equo solidale sostiene piccoli produttori e lavoratori marginalizzati attraverso prezzi più giusti, standard sociali e ambientali migliorati, e condizioni di lavoro dignitose.

Le principali caratteristiche del commercio equo e solidale includono:

  • Creazione di Opportunità: Fornisce l'accesso ai mercati e l'opportunità di crescita per produttori economicamente svantaggiati.
  • Trasparenza e Responsabilità: Promuove una gestione aperta e partecipativa, fornendo informazioni chiare a tutti i partner coinvolti.
  • Pratiche Commerciali Leali: Si impegna a rispettare contratti, tempi di consegna, e ad assicurare risarcimenti equi.
  • Pagamenti Equi: Garantisce prezzi e salari equi, basati su negoziazioni libere e sulle condizioni di vita locali.
  • Rispetto per la Cultura e le Tradizioni: Valuta e protegge l'identità culturale e le competenze tradizionali dei produttori.
  • Lavoro Minorile e Lavoro Forzato: Vigila sul rispetto dei diritti dell'infanzia e sul divieto di lavoro forzato o sfruttamento minorile.

Acquistando prodotti certificati dal commercio equo solidale, i consumatori possono supportare direttamente questo modello etico, contribuendo a un mondo più giusto e solidale.

La Regione supporta il consumo sostenibile attraverso il supporto del Commercio equo e solidale, ma anche delle Filiere corte, della Riduzione degli imballaggi e della promozione del Risparmio energetico.


Empori Solidali

Gli Empori Solidali sono progetti sociali nati dalle comunità locali con lo scopo di sostenere le famiglie in situazione di disagio economico temporaneo.

Funzionano come veri e propri market dove si possono trovare alimenti, prodotti per l'igiene e altre necessità primarie. Ma non si tratta solo di beni materiali: gli empori offrono anche ascolto e supporto, aiutando le persone a raggiungere l'autonomia e a uscire dalla solitudine. Questi progetti mobilitano l'intero territorio, coinvolgendo enti locali, organizzazioni del terzo settore, aziende e volontari, che contribuiscono con donazioni di beni e tempo, promuovendo così la cittadinanza attiva e la solidarietà.

Per approfondire è possibile consultare il sito web dell'Associazione Empori Solidali Emilia Romagna Odv, dove è anche possibile visualizzare una mappa interattiva degli empori solidali presenti sul territorio​: www.emporisolidaliemiliaromagna.it


Mercati a KM Zero

I Mercati a KM Zero e i mercatini dei produttori sono modelli di vendita che promuovono l'acquisto di prodotti locali, direttamente dai produttori o da coltivatori vicini. Questo sistema è considerato sostenibile per diversi motivi:

  1. Riduzione dell'Inquinamento: Acquistare prodotti locali riduce la necessità di trasporto a lunga distanza, diminuendo così le emissioni di gas serra.

  2. Freschezza e Qualità: I prodotti vengono venduti direttamente dai produttori, garantendo freschezza e spesso una migliore qualità, poiché sono coltivati secondo le esigenze locali e spesso con pratiche più sostenibili.

  3. Supporto all'Economia Locale: Acquistando direttamente dai produttori locali, si supporta l'economia della propria comunità, incoraggiando una crescita economica equa e sostenibile.

  4. Riduzione degli Sprechi: La vendita diretta può ridurre gli sprechi di imballaggi e alimenti, poiché i prodotti possono essere venduti senza eccessivi packaging e in quantità adeguate alle esigenze dei consumatori locali.


Orti urbani

Gli orti urbani rappresentano una pratica in crescita nelle città, rivolta alla coltivazione di frutta, verdura e fiori. La gestione di questi spazi verdi, spesso situati in aree periferiche, viene affidata a cittadini o associazioni per periodi di tempo definiti. In Italia, il fenomeno ha radici storiche, ma ha visto una recente rinascita, con una crescita significativa negli ultimi anni.

Oltre alla produzione di cibo locale, gli orti condivisi sono un luogo di incontro e di scambio di conoscenze e di prodotti.

Gli orti urbani promuovono lo sviluppo sostenibile, aiutano a combattere il degrado urbano, incentivano la collaborazione tra cittadini e agricoltori, e incoraggiano un approccio alla vita più salutare e naturale. Hanno un impatto positivo non solo sull'ambiente, grazie alla riduzione dei rifiuti e alla promozione della biodiversità, ma anche sulla società, favorendo l'inclusione sociale e la creazione di legami tra persone.

Le amministrazioni locali stanno sostenendo attivamente questa iniziativa attraverso bandi per l'assegnazione di terreni comunali. Questo dimostra l'interesse crescente nel promuovere un futuro sostenibile e una cittadinanza più attiva e consapevole, in cui la qualità del cibo e l'attenzione per l'ambiente giocano un ruolo centrale.


Bike to Work 

La Regione Emilia-Romagna ha creato un programma specifico per incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto, rivolto in particolare ai comuni con una popolazione compresa tra 30.000 e 50.000 abitanti. Questo programma fornisce finanziamenti per:

  1. Creazione di percorsi ciclabili: Investimenti destinati a creare percorsi sicuri e agevoli per i ciclisti.
  2. Incentivi per l'acquisto di biciclette e veicoli a propulsione elettrica: I cittadini possono ottenere un rimborso fino al 60% del costo dell'acquisto di biciclette, biciclette a pedalata assistita, segway, hoverboard e monopattini, fino a un massimo di 500 euro.
  3. Incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro: Gli impiegati che si spostano in bicicletta per andare al lavoro possono ricevere un incentivo di 20 centesimi per chilometro, fino a un massimo di 50 euro al mese.
  4. Riduzione del costo del bike sharing e del deposito di biciclette: Questo viene attuato mediante accordi di gestione della mobilità con le aziende.

Ogni comune definirà i criteri specifici per l'accesso a questi incentivi, quindi, per ulteriori dettagli, si consiglia di consultare le informazioni rilasciate dal proprio comune di residenza. Per ulteriori informazioni sul progetto, visita il sito della Regione Emilia-Romagna.

Rimborso per l'acquisto di Biciclette Pieghevoli

Ci sono ulteriori incentivi disponibili per gli abbonati ferroviari residenti in Emilia-Romagna che acquistano una bicicletta pieghevole. L'importo del contributo può arrivare fino a 300 euro, coprendo fino al 50% del costo della bicicletta.

Nel caso in cui i fondi statali come il Bonus Mobilità e il contributo regionale del Progetto Bike to Work si esauriscano, questo incentivo rimarrà disponibile per i residenti dei comuni non beneficiari di quei fondi.

Per ulteriori informazioni, consulta la pagina ufficiale o contatta Ferrovie Emilia-Romagna, che gestisce i contributi.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina