Associazioni per le famiglie straniere

Associazioni per le famiglie straniere

La regione Emilia-Romagna è, con più di 560.000 persone immigrate, la prima regione italiana per incidenza degli stranieri sulla popolazione (12,7%, dati 2021), poco meno della metà di provenienza europea, circa il 27% di provenienza africana e quasi il 21% di provenienza asiatica. Al censimento 2021 le comunità straniere più numerose provenivano dalla Romania (16,8% della popolazione straniera), dal Marocco (11,1%) e dall’Albania (10,6%).

La Regione ha sempre attuato una politica di accoglienza, promuovendo e sostenendo le associazioni di migranti, valorizzandone il ruolo nella promozione dell’integrazione e dell’interazione con il territorio e gli Enti Locali. L’Art.8 della Legge regionale n. 5 del 24 marzo 2004 (“Norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati”) prescrive il sostegno agli organismi di partecipazione alla vita pubblica e di rappresentanza dei cittadini stranieri, promossi dagli Enti locali.

Inoltre, la Regione Emilia-Romagna è capofila del progetto “CASP-ER” (Contrasto alla dispersione, Accesso ai servizi, Servizi informativi, Partecipazione e associazionismo), che trae origine dalla Programmazione nazionale del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) e che vede coinvolte ERVET (Emilia-Romagna Valorizzazione Economia Territorio SpA) e ARCI Emilia-Romagna.
Tra le azioni del progetto si trovano la valorizzazione del ruolo delle associazioni di cittadini stranieri, la cittadinanza attiva e l’incentivazione alla cittadinanza attiva dei giovani di seconda generazione, negli ambiti pubblici, sociali e sportivi.

In ogni realtà sono presenti associazioni di stranieri, che inizialmente si costituivano per etnia e nazionalità, ma in seguito sono diventante sempre più spesso “organizzazioni transnazionali” che spesso includono cittadini italiani, che si propongono finalità aggregative, ricreative e socio culturali, anche per le famiglie.

Le principali attività associative riguardano:

  • attività a favore di donne e bambini/e immigrati;
  • valorizzazione, promozione, diffusione delle culture e delle lingue d'origine;
  • corsi di alfabetizzazione per adulti;
  • attività sportive (promozione/partecipazione a tornei, gare, campionati, corsi ed acquisto delle attrezzature necessarie);
  • produzione di periodici a stampa ed uso di spazi in altri mezzi di comunicazione per lo svolgimento di attività informative rivolte principalmente a cittadini stranieri;
  • feste, cene a tema, spettacoli e concerti.

Le associazioni di stranieri possono anche accedere a finanziamenti comunali e regionali per sostenere le loro attività. In questo caso è importante che l'associazione venga "legalizzata" depositando lo statuto presso l'Albo provinciale dell'Associazionismo e del Volontariato.

Ci sono poi associazioni locali o nazionali, ma con sedi locali come ad esempio l'Arci, che si occupano di stranieri programmando iniziative culturali, attività specifiche e sportelli informativi.

La Legge regionale n.5 del 24 marzo 2004 per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri prevede uno specifico Art. 17 per la promozione e lo sviluppo di “interventi di integrazione e comunicazione interculturale”, attraverso l’istituzione di Centri interculturali e le azioni di comunicazione interculturale. I Centri interculturali sono orientati alla mediazione e al confronto tra culture e alle iniziative di integrazione sociale, attraverso un’educazione interculturale, per contrastare ogni forma di razzismo e discriminazione e sostenere la coesione sociale multiculturale nella comunità del territorio. In modo particolare, i Centri svolgono azioni volte a informare e orientare i migranti, promuovendo la loro partecipazione sociale e il confronto, sia tra di loro che con la comunità. Tra le varie azioni:

  • educazione interculturale nella scuola
  • sensibilizzazione sull’immigrazione, sui diritti umani, sulla pace e sul dialogo tra culture e religioni
  • promozione di relazioni tra associazioni e cittadini italiani e stranieri
  • riconoscimento e valorizzazione del patrimonio culturale dei Paesi di origine
  • promozione del dialogo tra donne di diversa origine, la tutela delle donne migranti e la loro valorizzazione culturale e professionale
  • iniziative a sostegno del protagonismo sociale e pubblico di giovani di seconda generazione

Per informazioni generali sui Centri interculturali e sulla Comunicazione interculturale: https://sociale.regione.emilia-romagna.it/intercultura-magazine/comunicazione-e-centri/centri-interculturali-e-comunicazione

Per informazioni sulle iniziative di associazioni locali di stranieri e sui Centri interculturali attivi nelle diverse sedi locali si consiglia di consultare le pagine delle diverse sedi locali, disponibili ai link in questa pagina.

Per le news sulle iniziative interculturali attive sul territorio regionale si può far riferimento a Intercultura Magazine

Associazioni per donne straniere in Emilia Romagna

Al 1 gennaio 2022, la presenza femminile straniera in Emilia-Romagna è pari circa al 52,7% della popolazione straniera residente complessiva, dunque il ruolo delle donne è centrale nel fenomeno migratorio. In particolare, per alcuni Paesi d’origine, esiste una marcata disparità di genere nella presenza straniera: Ucraina, Polonia e Moldova vedono le donne come assolute protagoniste e lo stesso si rileva per alcuni Paesi dell’America Centrale.
Le Associazioni femminili di donne migranti, spesso con il contributo attivo di donne italiane, può svolgere un ruolo centrale per promuovere l’integrazione e il protagonismo delle donne migranti, attraverso il raggiungimento di un maggior grado di responsabilità e visibilità sociale e un aiuto concreto in risposta a loro necessità, in relazione al cambiamento del loro contesto di vita.
Per questo motivo la Regione mantiene un costante monitoraggio territoriale di queste associazioni, l'ultimo aggiornamento risale al gennaio 2022.

Per informazioni:

Altre attività associative per l’accoglienza e l’intercultura

La Regione Emilia-Romagna e le Associazioni attuano modalità di intervento per sostenere l’accoglienza delle famiglie di migranti, specie quelle con bambini:

  • Tutoring e sostegno al percorso scolastico dei bambini. Per informazioni su questa area vai alla sezione "Corsi e gruppi per famiglie straniere"
  • Assistenza nella comprensione e nell’adempimento delle pratiche burocratiche e legali
  • Informazione sui diritti, ad esempio del lavoro
  • Comprensione dei servizi pubblici e modalità di accesso, con particolare riferimento alla scuola e alla salute

Per maggiori informazioni sulle ultime 3 aree tematiche vai alla sezione "Servizi Informativi per famiglie straniere"



Per altre informazioni generali:
https://sociale.regione.emilia-romagna.it/immigrati-e-stranieri

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