IL TORRAZZUOLO - Area di Riequilibrio Ecologico

CHE COS’E’:

è un'area naturalistica di più di 115 ettari all'interno del Comune di Nonantola e si estende ad Ovest della confluenza tra il Canal Torbido con la Fossa Bosca e la Fossa Sorga, in prossimità del confine con la Provincia di Bologna.

Il territorio del Torrazzuolo coincide in gran parte anche con l'area riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna quale Sito di Rete Natura 2000 (sito d'Importanza Comunitaria e Zona di Protezione speciale).

E’ caratterizzato dalla presenza di un complesso di elementi naturali e seminaturali, quali canali e fossati, laghi, piccole zone umide ripristinate, canneti, rimboschimenti e da un esteso reticolo di siepi e di filari alberati che ne fanno un luogo di elevato pregio ambientale.

DOVE ANDARE:

via Mislè/Via Due Torrioni, 1 Nonantola    

Riferimenti telefonici:

- Partecipanza agraria di Nonantola  tel  059 549 046

- Uff. Ambiente Comune di Nonantola   tel 059 896 687

- CEAS Nonantola e Unione del Sorbara  tel 059 546 874

COSA OFFRE:

gli itinerari sono:

  1. bosco della Partecipanza Agraria (48.600 piante, 43 ettari). È possibile scoprire il bosco delle fiabe e dei folletti, il bosco come ecosistema ricco di piante e animali (farnia,  pioppo bianco e nero, frassino ossifillo, acero campestre, componente erbacea ricca di fiori, fossi che consentono la riproduzione ad alcuni delicati anfibi), il bosco come fonte di ossigeno (una “Kyioto Forest”, in base ai risultati della ricerca progetto CarboEuroflux, tuttora in corso, condotta da vari istituti e Università, per quantificare emissioni e abbattimenti di anidride carbonica), siepi e filari alberati ricchi di frutti spontanei. Nel laboratorio dell’aula didattica si possono  realizzare  semplici esperimenti con lo stereoscopio.
  2. zona umida (circa 21 ettari ricca di canneti e circondata da una siepe mista). Si procede in silenzio dove si può avvistare, nei capanni per birdwatching, l’avifauna stanziale e migratrice.
  3. campo catalogo: sentiero dei profumi e degli antichi sapori  alla scoperta di profumi e  colori delle erbe officinali, sapori di antichi frutti ormai scomparsi e voci della natura. Nel laboratorio si possono realizzare e gustare tisane, creare un libro degli odori, preparare campione di erbe essiccate, ecc..
  1. raccolta degli attrezzi della civiltà contadina e degli antichi mestieri (fabbrichetta pro servizi annessa alla Casa della Guardia). Offre l’occasione ai nonni e alle nonne della Clessidra di raccontare e far rivivere alle giovani generazioni il lavoro, le fatiche che una volta si dovevano affrontare per coltivare la terra e scoprire i mestieri di una volta perché ogni mestiere è nato dalla terra per la terra (trasformazione del grano in pane, dell’uva in vino, della canapa in stoffa, del latte in formaggio, del legno in attrezzi).
  2. aula didattica (spazio fisso, coperto e multifunzionale) che può essere utilizzata:
  • come “deposito” di tutto il materiale utilizzato nell’escursione quale cannocchiali, binocoli, lenti,   macchine fotografiche e i vari strumenti per la catalogazione delle erbe officinali;
  • per lezioni teoriche in modo che i ragazzi possano leggere l’ambiente che li circonda in modo corretto e far sì che non perdano tale bellezza;
  • come luogo per la simulazione di esperimenti con le erbe officinali, es. essiccazioni e distillazioni;
  • per l’utilizzo di materiale illustrativo quale cartelloni illustrativi e diapositive (già preparate) che richiedono, per l’appunto, uno spazio fisso e chiuso per essere sfruttati;
  • per l’organizzazione di un percorso relativo alle emergenze naturalistiche e storiche dell’area e una fornita biblioteca naturalistica a disposizione degli ospiti.

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