- Unione Comuni Modenesi Area Nord (0)
- Unione dei Comuni della Valmarecchia e Bellaria Igea Marina (4)
- Unione dei Comuni Terre di Castelli (0)
- Unione dei Comuni Valle del Savio (4)
- Unione del Sorbara (2)
- Unione della Romagna Faentina (2)
- Unione Rubicone e mare (2)
- Unione Terre d'Acqua - Casa Isora (1)
- Unione Terre d'Argine (1)
- Unione Valli del Reno, Lavino, Samoggia (10)
Museo di storia naturale dell' Università
Parma - PR
Fax:
0521.347002
Telefono:
0521 033430
Sito Internet:
https://www.bioscienze.unipr.it
E-mail:
musnat@unipr.it
- Sede di strada Università, 12
Orario: lunedì e giovedì 16 - 18
Museo Eritreo Vittorio Bottego; Sala degli scheletri, raccolta maschere africane e altro, Sala Piola con materiale zoologico ed etnografico congolese; Galleria della Sistematica con vertebrati da tutti i continenti. - Sede di strada Farini, 90
Orario: da lunedì a giovedì: 9 - 13 / 14:30 - 17 (estivo 18) ; venerdì 9 - 13 Sabato e festivi chiuso
Collezione don Boarini di farfalle europee e tropicali; Collezione Del Prato di vertebrati del parmense; Raccolta Strobel di fossili della pianura padana; Raccolta Ferrante di materiale etnografico del Congo.
Entrata gratuita. Possibilità di visite guidate per gruppi e scolaresche.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0521 033430 E-mail: musnat@unipr.it
INFORMAZIONI UTILI
Il Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma è stato istituito nel 1766 da J.B. Fourcault, ornitologo della corte Borbone Parma, e ha avuto come direttori illustri zoologi quali Pellegrino Strobel e Angelo Andres, cui si deve la realizzazione dell’imponente esposizione, completata nel 1925, che occupa un intero lato del palazzo universitario. Attualmente il Museo si articola in due sedi: la sede più antica, sita nel palazzo universitario di via dell’Università 12, conserva ancora l’impostazione di Angelo Andres, dove sono visitabili il Museo Zoologico Eritreo Bottego, la Sala Piola, con una collezione di materiale congolese, la Galleria della sistematica, estesa ostensione di Vertebrati di tutto il mondo, la Sala degli Scheletri, con un’interessante collezione di scheletri, anche montati, e organi interni di vertebrati. La sede più moderna, invece, si trova a poca distanza, all’interno dell’Orto Botanico di via Farini 90, ove negli anni novanta del secolo scorso si è venuto concretizzando un complesso naturalistico di notevole valenza didattica per il pubblico non universitario.
In quest’ultima sede è stata realizzata un’esposizione permanente dedicata alla storia naturale del territorio locale, grazie all’apertura delle sale paleontologiche Pellegrino Strobel, con fossili provenienti principalmente dal Parmense. Tale esposizione ha riportato all’antico splendore espositivo antiche collezioni ottocentesche e nuove raccolte donate al Museo. Sono così visibili le collezioni di invertebrati, particolarmente ricche quelle di Cnidari e di Molluschi, la raccolta Del Prato di fauna vertebrata del Parmense, la biblioteca ornitologica Annibale Tornielli, la sala della fauna urbana, la raccolta etnografica congolese Temistocle Ferrante, la ricca collezione di lepidotteri don Enzo Boarini, posizionata nella sala introduttiva del Museo e che, circondando il visitatore con il suo ‘volo’ di migliaia di farfalle dallo straordinario splendore si richiama emotivamente alle antiche camere delle meraviglie.
Negli spazi espositivi del Museo in entrambe le sedi sono stati studiati percorsi anche per persone con disabilità sensoriale, tramite l’utilizzo di strumenti appropriati. Accanto all’attività ostensionale e didattica nel Museo vengono svolte ricerche universitarie di zoologia ambientale e di etologia. Dal 2001 il Museo fa parte dell’attuale Dipartimento di Bioscienze.
