Agevolazioni per la casa
Agevolazioni per le utenze domestiche
Bonus elettrico - Bonus gas - Bonus idrico
Bonus elettrico
E' uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l'energia alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose. Il bonus elettrico viene concesso per disagio economico o per disagio fisico.
Il bonus elettrico per disagio economico, dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica ed è aggiornato annualmente dall'Autorità viene rilasciato con requisiti economici specifici ed è riconosciuto per 12 mesi. Dal 1 gennaio 2021 per ottenere il bonus è sufficiente che ogni anno, presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Gli aventi diritto troveranno il bonus direttamente accreditato in bolletta.
Valori bonus : Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti del nucleo familiare ISEE indicati nella DSU.
I valori dei bonus sociali elettrico e gas vengono determinati e periodicamente aggiornati dall'Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa. Di norma l'Autorità aggiorna i valori dei bonus sociali elettrico e gas da riconoscere nel corso di tutto il medesimo anno, all'inizio dell'anno, ma per compensare gli incrementi della spesa per le forniture, conseguenti ai rialzi registrati nei prezzi dell'energia elettrica e del gas naturale, nel 2022 è stato effettuato un aggiornamento delle tariffe per ogni trimestre. Vedi i valori aggiornati in QUESTA PAGINA .
Il bonus elettrico per il disagio fisico è rivolto ai clienti domestici affetti da grave malattia o clienti domestici presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia costretti ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. Il bonus viene concesso indipendentemente dalla fascia di reddito del richiedente, pertanto non è richiesta la presentazione dell'ISEE. Il bonus elettrico per disagio fisico non viene invece per il momento erogato automaticamente pertanto gli aventi diritto dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni o i CAF abilitati. Il bonus per disagio fisico è cumulabile con quello per disagio economico (sia elettrico che gas) qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.
Per informazioni:
Sito di ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - Bonus elettrico
Bonus Energia - Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe - SGAte
Bonus gas
E’ uno sconto sulla bolletta introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l'energia alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose. Il bonus è riconosciuto solo per le forniture servite da gas naturale trasportato da reti di distribuzione Quindi non è riconosciuto per l’utilizzo di gas GPL o in bombola) . Può essere richiesto sia dai clienti che hanno stipulato un contratto di fornitura individuale (clienti domestici diretti), sia dai clienti che utilizzano impianti condominiali (clienti domestici indiretti). Viene rilasciato con requisiti economici specifici ed è riconosciuto per 12 mesi. Dal 1 gennaio 2021 per ottenere il bonus è sufficiente che ogni anno, presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Gli aventi diritto troveranno il bonus direttamente accreditato in bolletta.
Valori bonus : Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti del nucleo familiare ISEE indicati nella DSU dalla categoria d'uso associata alla fornitura agevolata (solo uso acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura.
I valori dei bonus sociali elettrico e gas vengono determinati e periodicamente aggiornati dall'Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa. Di norma l'Autorità aggiorna i valori dei bonus sociali elettrico e gas da riconoscere nel corso di tutto il medesimo anno, all'inizio dell'anno, ma per compensare gli incrementi della spesa per le forniture, conseguenti ai rialzi registrati nei prezzi dell'energia elettrica e del gas naturale, nel 2022 è stato effettuato un aggiornamento delle tariffe per ogni trimestre. Vedi i valori aggiornati in QUESTA PAGINA .
Per informazioni:
Bonus Energia - Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe - SGAte
Sito di ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - Bonus gas
Bonus idrico (o bonus acqua)
Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale. Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente, corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali. Viene rilasciato con requisiti economici specifici ed è riconosciuto per 12 mesi. Dal 1 gennaio 2021 per ottenere il bonus è sufficiente che ogni anno, presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Gli aventi diritto troveranno il bonus direttamente accreditato in bolletta.
Valore del bonus: la tariffa agevolata applicata dal gestore non è unica a livello nazionale, quindi per conoscere il valore del bonus, l’utente potrà consultare il sito del proprio gestore su cui saranno pubblicate le informazioni relative alla tariffa agevolata applicata e calcolare l’importo del bonus acqua a cui ha diritto.
Per informazioni:
Bonus Energia - Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe - SGAte
Sito di ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - Bonus acqua
Requisiti economici per accedere ai bonus elettrico, gas e idrico
Possono usufruire dei bonus elettrico, gas e idrico :
- Famiglie con ISEE non superiore a 9350 euro.
- Famiglie numerose con almeno 4 figli a carico e con ISEE non superiore a 20.000 euro
- Limitatamente ai bonus sociali elettrico e gas per l'anno 2023 il limite ISEE è stato elevato a 15.000 euro (Legge 29 dicembre 2022 n. 197) e a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico (DL 30 marzo 23, n. 34)
- Titolari di reddito di cittadinanza (RdC) o Pensione di di cittadinanza (Pdc)
Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva.
Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico - per anno di competenza.
Per ulteriori dettagli sui requisiti consultare il sito di Arera - Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
Per informazioni è possibile contattare il call center dello Sportello per il consumatore al numero verde 800.166.654 fornendo il codice fiscale o il numero identificativo della richiesta.
Bonus acqua potabile
Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di bottiglie di plastica, l'articolo 1, commi da 1087 a 1089 della legge n. 178/2020 (948.09 KB) (legge di Bilancio 2021) ha previsto un credito d'imposta del 50%, fino ad un massimo di 1000 euro per le spese sostenute sull'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022.
Come presentare la domanda: Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, con tempi e modalità che saranno indicate sul sito internet dell’Enea
Come utilizzo il bonus: il bonus potrà essere utilizzato in compensazione nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus
Per informazioni : consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate
Bonus Teleriscaldamento HERA
Il gruppo HERA ha attivato un bonus sociale rivolto ai clienti domestici serviti dal teleriscaldamento.
Il teleriscaldamento è un sistema di unità di riscaldamento a distanza. Attraverso una rete di condutture, trasporta il calore generato da grandi centrali di cogenerazione, gestite “da remoto”, alle singole strutture abitative.
Il Gruppo Hera è dal 2002 la prima realtà italiana di aggregazione di aziende municipalizzate che, con un approccio multi-business, offre la fornitura di acqua, energia (energia elettrica, gas, teleriscaldamento) e la gestione dei rifiuti a cittadini e imprese distribuiti principalmente in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Toscana.
Rivolto a:
>> famiglie con ISEE fino a 12.000 euro;
>> famiglie con più di 3 figli a carico e con un indicatore ISEE fino a 20.000 euro;
>> beneficiari di reddito di cittadinanza;
>> beneficiari di pensione di cittadinanza.
Valore del bonus: l’ammontare del bonus a seguito dell’integrazione straordinariadell’integrazione stanziata sarà pari a 511 euro per le famiglie fino a 4 componenti, e a 712 euro per le famiglie con più di 4 componenti.
Come presentare la domanda: gli aventi diritto potranno presentare la richiesta entro il 9 settembre 2022, al Comune in cui è attiva la fornitura, compilando l’apposita modulistica. Agli aventi diritto che avranno presentato la domanda correttamente, il bonus verrà riconosciuto entro il 30 settembre 2022.
Per informazioni: rivolgersi agli sportelli per il servizio clienti HERA
Edilizia residenziale pubblica
Assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Le famiglie che si trovano in difficoltà economiche e non possiedono un'abitazione, possono richiedere di essere inserite nella graduatoria per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Per concorrere all'assegnazione degli alloggi di edilizia residenzale pubblica è necessario possedere i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana;
- cittadinanza di Stato aderente all'Unione Europea;
- parentela con un cittadino dell'Unione Europea regolarmente soggiornante;
- status di rifugiato o status di protezione sussidiaria;
- cittadinanza di Stato non aderente UE con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- cittadinanza di paese non UE con valido permesso di soggiorno di durata almeno biennale con svolgimento di regolare attività lavorativa;
- residenza anagrafica o attività lavorativa nel comune in cui si fa la domanda oppure nell'ambito territoriale regionale ma da almeno 3 anni
- non avere avuto precedenti assegnazioni di alloggi o di contributi pubblici
- valore ISEE non superiore a 17.154 euro e valore del patrimonio mobiliare non superiore a 35.000 euro ( limiti aggiornati con la Delibera della Giunta Regionale n. 894 del 13 giugno 2016 (
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Per conoscere la periodicità di uscita dei bandi e le modalità di presentazione delle domande sul proprio territorio far riferimento agli uffici preposti del comune di riferimento oppure agli uffici ACER provinciali.
Per informazioni e supporto per tutti i problemi riguardanti i contratti d'affitto, gli sfratti, le locazioni in generale, le famiglie possono rivolgersi anche alle Associazioni degli Inquilini presenti sul proprio territorio.
Canone calmierato / concordato
Si tratta di contratti di locazione disciplinati dalla Legge numero 431 del 1998, che devono rispettare determinati criteri definiti a livello nazionale e recepiti in accordi a livello locale.
Il canone di affitto, inferiore a quello di mercato, viene determinato in base alla metratura e alla localizzazione dell’alloggio e non deve superare il 30% del valore ISE del nucleo familiare assegnatario.
I comuni mettono a disposizione nell'ambito dell'edilizia pubblica degli alloggi da affittare con canone calmierato/concordato.
Per concorrere all'assegnazione di questi alloggi le famiglie devono presentare domanda per l'inserimento in graduatoria. Le graduatorie in genere sono aperte ed è possibile presentare domanda in ogni periodo dell'anno seguendo le istruzioni del bando emesso dal comune.
Per informazioni rivolgersi agli uffici casa o ai servizi sociali del proprio comune.
Agevolazioni e contributi per l'acquisto prima casa
Bando giovani coppie e famiglie per acquisto della casa nell'Appenino Emiliano Romagnolo - 2022
La regione Emilia Romagna ha approvato un bando che prevede contributi a fondo perduto per giovani coppie e famiglie per l'acquisto di un alloggio da destinare a propria residenza abituale nelle zone montane dell'Appenino emiliano romagnolo.
Rivolto a: giovani coppie e nuclei familiari, anche composti di una sola persona.
Il richiedente dovrà essere nato dopo il 1^gennaio 1982, non dovrà cioè avere più di quarant’anni; essere residente in Emilia-Romagna, o svolgere un’attività lavorativa esclusiva o prevalente in regione. L’Isee del nucleo familiare non deve essere superiore a 50mila euro.
Il contributo è indirizzato all’acquisto di un alloggio in proprietà (limitatamente ad alloggi già esistenti) da adibire a propria residenza abituale per almeno cinque anni.
Per lo stesso periodo l’alloggio non potrà essere affittato, né venduto.
Sono previsti punteggi aggiuntivi nei seguenti casi:
- famiglie con uno o più figli
- età del richiedente inferiore ai 30 anni
- avere già un'attività lavorativa in un comune appeninico
- per chi abita in un comune non montano e trasferisce la residenza in un comune montano
- per chi acquista casa in Comuni con gli indici di decremento demografico, vecchiaia e reddito più svantaggiati
La graduatoria rimarrà valida per 12 mesi.
Chi aveva presentato domanda per il precedente bando e non aveva ottenuto finanziamenti, se non ha ancora acquistato l’alloggio potrà ripresentarla.
Contributo: I contributi sono compresi tra un minimo di 10mila e un massimo di 30mila euro e comunque non potranno superare il 50% delle spese sostenute per l’acquisto dell’immobile.
Presentazione della domanda: le domande possono essere presentate dalle ore 10 del 12 ottobre 2022 alle ore 12 del 10 novembre 2022.
Tutte le fasi saranno gestite in maniera informatizzata attraverso l’applicativo web SFINGE2020 il cui link di accesso sarà pubblicato sul sito Politiche abitative, nella pagina dedicata al Bando montagna 2022.
Per info: consultare il BANDO
Bonus prima casa under 36 anni - 2021/2022
Il decreto Sostegni bis (Dl n. 73/2021 convertito dalla L. 106/2021 - art. 64) ha introdotto diverse agevolazioni per favorire l'acquisto della prima casa da parte dei giovani con meno di 36 anni, attraverso alcune misure di favore come l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e il riconoscimento di un credito d’imposta in caso di acquisto soggetto a Iva . L'Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 12/E del 14 ottobre 2021, traccia le regole per usufruire dell'agevolazione.
A chi sono rivolte le agevolazioni:
- giovani con meno di 36 anni nell'anno in cui l'atto è rogitato
- valore ISEE non superiore ai 40.000 euro annui
Ai suddetti requisiti si devono aggiungere quelli fondamentali di legge, necessari a poter usufruire delle cosiddette agevolazioni prima casa.
Scadenze: il bonus “Prima casa under 36”, vale per gli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022 (La legge di bilancio 2022, infatti, ha prorogato di ulteriori sei mesi il termine originario del 30 giugno 2022 previsto dal decreto “Sostegni bis).
L’agevolazione prevede diversi vantaggi:
- se si acquista da un privato è prevista l'esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale
- se si acquista da un'impresa, è riconosciuto un credito d’imposta pari all’imposta pagata per l’acquisto, che potrà essere utilizzato a sottrazione delle imposte dovute su atti, denunce e dichiarazioni dei redditi successivi alla data di acquisto oppure utilizzato in compensazione per pagare altre imposte su atti o denunce successivi al rogito, tramite F24
- sono previste agevolazioni anche per i finanziamenti collegati all’acquisto, alla costruzione e alla ristrutturazione dell’immobile "prima casa": con il bonus prima casa under 36, infatti, non è dovuta l’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative.
Inoltre non è nemmeno necessario anticipare tali somme, perché i beneficiari saranno sin da subito esenti, anche in caso di co-acquisto. Per godere dell’esenzione il beneficiario dovrà dichiarare la sussistenza dei requisiti nel contratto o in un documento allegato.
I contratti preliminari di compravendita, secondo quanto indicato sulla Circolare n. 12/E dell'Agenzia delle Entrate, non possono godere delle nuove agevolazioni in quanto la norma fa riferimento ai soli atti traslativi o costitutivi a titolo oneroso. Resta fermo che, in presenza delle condizioni di legge, successivamente alla stipula del contratto definitivo di compravendita, è possibile presentare formale istanza di rimborso per il recupero dell’imposta proporzionale versata per acconti e caparra .
Gli immobili acquistati tramite asta giudiziaria, possono accedere al beneficio.
Per maggiori informazioni: Sito dell'Agenzia delle Entrate
Fondo di garanzia mutui per acquisto e ristrutturazione prima casa - 2021/2022
Il Fondo di garanzia per i mutui per acquisto e ristrutturazione prima casa, istituito dalla Legge 27 Dicembre 2013, n, 147 (art 1 comma 48 lett. c), permette di agevolare il rapporto tra il cittadino e la banca offrendo una garanzia pubblica, con controgaranzia dello Stato, sul mutuo per l'acquisto e ristrutturazione della prima casa.
L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro
Requisiti generali: il Fondo Prima casa, è rivolto a tutti i cittadini che, alla data di presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa, non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero) salvo il caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Il requisito dell'impossidenza dichiarato al momento della presentazione della domanda di accesso al Fondo è tassativo ed inderogabile.
Presentazione domanda al fondo garanzia 50% o 80%: è necessario presentare, ad una delle banche aderenti, contestualmente alla richiesta di mutuo, il modulo scaricabile dal sito MEF o Consap e comunque disponibile in banca, allegando un documento di identità (ovvero Passaporto unitamente al Permesso di Soggiorno per cittadini stranieri).
Garanzia pubblica del 50%
Il fondo prevede una garanzia pubblica del 50% (con controgaranzia dello Stato). L’accesso alla garanzia del Fondo al 50%, pertanto, è consentito indipendentemente da composizione familiare ed età.
Garanzia pubblica dell’80%
il fondo prima casa è stato recentemente rimodulato con il “Decreto Sostegni-bis” (DL. 25 maggio 2021, n.73, art. 64), che ha elevato la garanzia concedibile dal fondo all’80% della quota capitale del mutuo per l'acquisto della prima casa.
Requisiti per l’accesso al fondo garanzia dell’80%: è rivolto a tutti coloro che hanno un’ ISEE non superiore ai 40.000 euro annui, che ottengono un mutuo superiore all’80% rispetto al prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori e che rientrano nelle seguenti categorie:
- Coppia coniugata ovvero convivente more uxorio da almeno due anni, in cui almeno uno dei componenti non abbia superato i trentacinque anni.
- Famiglia monogenitoriale con figli minori, in cui il mutuo è richiesto da:
- Persona singola non coniugata, né convivente con l’altro genitore di nessuno dei propri figli minori con sé conviventi;
- Persona separata/divorziata ovvero vedova, convivente con almeno un proprio figlio minore.
- Giovani che non abbiano compiuto trentasei anni.
- Conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, o comunque denominati.
Inoltre, per tali categorie, è previsto un tasso calmierato del finanziamento ovvero “il tasso effettivo globale (TEG) non può essere superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM), pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’economia e delle finanze .
Termine di presentazione della domanda: Il termine per accedere al fondo con la garanzia dell'80% è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022 dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 (art. 1, comma 152).
Per maggiori informazioni: consultare il sito di Consap S.p.A e del MEF - Ministero dell'Economia e delle Finanze
Agevolazioni e contributi per l'affitto
Contributi regionali per l'affitto 2022
La Legge regionale 24/2001 (195.86 KB) (artt. 38 e 39) modificata dalla legge regionale 13/2019, ha istituito il Fondo per l'accesso all'abitazione in locazione, per favorire l'accesso al mercato delle locazioni dei nuclei meno abbienti. Le disponibilità del fondo sono utilizzate soprattutto per la concessione di contributi per il pagamento dei canoni di locazione. La regione definisce ogni anno con una delibera di giunta regionale i criteri di riparto tra i comuni, le modalità di individuazione dei beneficiari e le forme di utilizzazione delle risorse disponibili. I comuni provvedono alla gestione del fondo, ad attivare le procedure di individuazione dei soggetti beneficiari, nonché a quantificare ed erogare i contributi.
Per il 2022 la Regione conferma e rafforza il proprio sostegno alle famiglie e alle persone in difficoltà nel pagamento delle spese d’affitto dell’abitazione in cui vivono. La Delibera di Giunta regionale n.1150 dell'11 luglio 2022 (287.41 KB), ne definisce definisce finalità, beneficiari, requisiti ed entità dei contributi per il 2022.
Vi è poi una ulteriore possibilità di sostegno: incentivi per la rinegoziazione dei canoni esistenti o la sottoscrizione di nuovi contratti a canone concordato.
Requisiti:
La Delibera di Giunta Regionale 1150/2022 definisce due tipi di beneficiari:
- Graduatoria 1 rivolta ai nuclei famigliari con valore ISEE compreso tra 0 e 17.154 euro
- Graduatoria 2 rivolta ai nuclei famigliari con valore ISEE compreso tra 0 e 35.000 euro e con calo di reddito IRPEF superiore al 25%
Il calo del reddito IRPEF deve essere comprovato:
A) mediante l’attestazione ISEE corrente emessa dall’INPS nell’anno 2022,
oppure
B) tramite il confronto dei redditi complessivi ai fini IRPEF dei componenti il nucleo ISEE negli anni 2022 e 2021.
Quota del contributo: somma pari a tre mensilità di affitto per un importo che non può superare i 1500 euro.
Presentazione della domanda: Il bando 2022 prevede che le domande ai Comuni vengano inoltrate per via telematica attraverso la nuova piattaforma web messa a punto dalla Regione, e che sarà aperta dal 15 settembre al 21 ottobre 2022.
Vedi informazioni sul bando 2022.
I cittadini potranno rivolgersi ad una serie di organizzazioni private e di Comuni, appositamente accreditati, per avere un sostegno nella compilazione della propria domanda.
La loro lista verrà pubblicata su questa pagina web.
IMPORTANTE!!! Per la presentazione della domanda on line è necessario utilizzare una identità digitale di persona fisica SPID o Federa
Per informazioni sul proprio territorio rivolgersi agli uffici preposti del comune di riferimento oppure agli uffici ACER provinciali.
Per INFORMAZIONI SULLA GRADUATORIA: rivolgersi agli uffici preposti del comune dove si trova l'alloggio oppure agli uffici ACER provinciali.
Sono i Comuni che verificano le domande raccolte. Ogni Comune è autonomo relativamente alla tempistica e alla pubblicazione della graduatoria; non esiste un'unica scadenza regionale.
La Regione non pubblicherà alcuna graduatoria.
Per approfondimenti : sito del Servizio Politiche Abitative Casa ER
Rinegoziazione dei contratti di affitto - 2023
La Regione ha previsto un Programma per favorire la rinegoziazione dei canoni di locazione, consentendo anche l’eventuale modifica della tipologia di contratto. Il programma mette a disposizione contributi per i proprietari di alloggi che, d’accordo con i propri inquilini, intendono abbassare il canone di locazione. In questo modo, gli inquilini potranno ridurre il proprio affitto, mentre i proprietari riceveranno un contributo che andrà a coprire parte della riduzione del canone.
Il Programma prevede due tipologie di rinegoziazione:
1) Abbassamento del canone di affitto libero o concordato
La riduzione deve essere di almeno il 20% per una durata minima non inferiore a 6 mesi. L’affitto mensile rinegoziato a carico dell’inquilino non può essere superiore a 800 euro. Il canone di locazione da considerare è quello specificato nel contratto di locazione, comprensivo delle rivalutazioni ISTAT.
2) Modifica della tipologia contrattuale da libero a concordato e abbassamento del canone d’affitto
Il nuovo contratto a canone concordato non può avere un canone mensile superiore a 700 euro. La riduzione del canone è la differenza tra il canone del contratto originario e quello del nuovo contratto come definito dagli accordi territoriali.
Per entrambe le tipologie di rinegoziazione non sono considerate le spese condominiali e accessorie.
Rivolto a:
Gli inquilini degli alloggi che si trovano in Emilia-Romagna possono concordare con il proprietario di rinegoziare il proprio contratto d’affitto se, al momento della presentazione della domanda, hanno i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana o appartenenza ad uno stato UE o se appartenenti ad uno stato non UE in possesso di permesso di soggiorno di durata di almeno 1 anno o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
- un ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità non superiore a 35.000 euro
- essere titolare o contitolare del contratto di affitto. Non è necessario essere residente nell’alloggio
- avere un contratto d’affitto a uso abitativo registrato regolarmente da almeno un anno
- contratto di affitto registrato alla agenzia delle entrate
Per info e presentazione domanda: per presentare la domanda, proprietari e inquilini devono rivolgersi al Comune in cui si trova l’alloggio o alle eventuali organizzazioni degli inquilini e dei proprietari aderenti. È ammessa la presentazione di una sola domanda per lo stesso nucleo ISEE.
Se lo stesso alloggio è abitato da più nuclei familiari ciascuno di essi può presentare domanda di contributo separatamente per la propria quota di canone.
Per maggiori informazioni: sito delle Politiche Abitative della Regione Emilia Romagna e FAQ
Fondo morosità incolpevole
Il fondo morosità incolpevole è gestito dai Comuni ad alta tensione abitativa e dai Comuni ad alta densità abitativa. Prevede la concessione di un contributo per le seguenti finalità:
- sanare la morosità
- sottoscrivere un nuovo contratto a canone concordato
- versamento del deposito cauzionale per un nuovo contratto
- differimento del provvedimento di sfratto
Requisiti principali:
- essere residente in un Comune ad alta tensione abitativa o ad alta densità abitativa da almeno un anno;
- diminuzione del reddito in seguito a licenziamento, cassa integrazione, malattia grave etc.;
- reddito ISE non superiore a 35.000,00 euro o reddito ISEE non superiore a 26.000,00 euro;
- atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida, oppure provvedimento di sfratto esecutivo per morosità, oppure diminuzione o perdita del reddito a causa del Covid-19 e mancanza della liquidità necessaria per pagare la locazione lo le spese accessorie
Possono fare domanda solo i residenti nei Comuni ATA o ADA.
Per conoscere la periodicità di uscita dei bandi e le modalità di presentazione delle domande sul proprio territorio far riferimento agli uffici preposti del comune di riferimento oppure agli uffici ACER provinciali.
Per informazioni consultare il sito del Servizio Politiche Abitative Casa ER.
Normativa di riferimento: DGR n. 317/2020 (313.28 KB) e DRG n. 1236/2020 (
302.11 KB)
Fondo per l'emergenza abitativa
Il fondo per l'emergenza abitativa è gestito dalle Province e dai Comuni capoluogo di Provincia con queste finalità:
- concedere contributi che favoriscano l'accesso, la permanenza e la mobilità nel settore delle locazioni (pagamento caparra, attivazione utenze etc.);
- garantire i crediti assunti dalle banche nei confronti degli inquilini che sottoscrivono con i proprietari degli immobili un'intesa per la sospensione dell'esecuzione delle procedure di sfratto;
- concedere contributi a favore di inquilini che sono inadempienti nel pagamento del canone di locazione.
Per informazioni è necessario contattare la Provincia oppure il Comune capoluogo di Provincia.
Per informazioni consultare il sito del Servizio Politiche Abitative Casa ER.
Housing sociale
Con questo programma la Regione Emilia Romagna, promuove l’accesso alla proprietà della prima casa, anche attraverso patti di futura vendita o alla locazione/assegnazione in godimento permanente, incentivando interventi innovativi e sperimentali riguardo alle forme dell’abitare (cohousing, condomini solidali, ecc) e di recupero e di sostituzione edilizia diretti a migliorare la qualità urbana ed architettonica, nonché l’efficienza sismica ed energetica del patrimonio edilizio, in coerenza con le politiche regionali dirette a ridurre il consumo del suolo. L'ultimo bando è uscito nel 2019 ( DRG 655 del 29 aprile 2019) ed è attualmente in fase di svolgimento.
L'elenco dei progetti finanziati, presentati dagli operatori è consultabile in questa pagina .
I nuclei familiari beneficiari finali degli alloggi devono essere in possesso dei seguenti requisiti soggettivi:
- almeno uno dei componenti il nucleo famigliare deve essere residente o svolgere attività lavorativa esclusiva in un comune dell'Emilia Romagna
- cittadinanza italiana o di altro stato della UE, cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornante di lungo periodo o permesso di soggiorno almeno biennale ed esercizio di regolare attività di lavoro dipendente o autonomo
- ISEE non superiore a 41.006 euro oppure 55.000 euro in caso di persone singole intenzionate a convivere more-uxorio o a costituire un'unione civile
- non possedere nel territorio regionale la titolarità del diritto di proprietà, di usufrutto, uso o
abitazione di un alloggio adeguato alle necessità del nucleo familiare - non avere ricevuto in precedenza un contributo pubblico per l’acquisto di un alloggio.
I nuclei familiari interessati all’acquisto o alla locazione di alloggio non devono presentare alcuna domanda di contributo, ma devono, dopo la pubblicazione della graduatoria degli alloggi ammessi a finanziamento nel portale regionale dedicato alle politiche abitative, contattare gli operatori per visionare gli alloggi, e se interessati, proporsi per l’acquisto anche con patto di futura vendita o la locazione.
Per informazioni : email programmahousingsociale@regione.emilia-romagna.it
Sito Servizio Politiche Abitative Casa ER
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