Agevolazioni per la casa

Agevolazioni per le utenze domestiche

Bonus elettrico - Bonus gas - Bonus idrico

Bonus elettrico
E' uno sconto sulla bolletta, introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l'energia alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose. Il bonus elettrico viene concesso per disagio economico o per disagio fisico.

Il bonus elettrico per disagio economico, dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica  ed è aggiornato annualmente dall'Autorità  viene rilasciato con requisiti economici specifici ed è riconosciuto per 12 mesi. Dal 1 gennaio 2021 per ottenere il bonus è sufficiente che ogni anno,  presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Gli aventi diritto troveranno il bonus direttamente accreditato in bolletta.
Valori bonus : Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti del nucleo familiare ISEE indicati nella DSU.
I valori dei bonus sociali elettrico e gas vengono determinati e periodicamente aggiornati dall'Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa. Di norma l'Autorità aggiorna i valori dei bonus sociali elettrico e gas da riconoscere nel corso di tutto il medesimo anno, all'inizio dell'anno, ma per compensare gli incrementi della spesa per le forniture, conseguenti ai rialzi registrati nei prezzi dell'energia elettrica e del gas naturale. Vedi i valori aggiornati in QUESTA PAGINA

Il bonus elettrico per il disagio fisico è rivolto ai clienti domestici affetti da grave malattia o clienti domestici presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia costretti ad utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. Il bonus viene concesso indipendentemente dalla fascia di reddito del richiedente, pertanto non è richiesta la presentazione dell'ISEE. Il bonus elettrico per disagio fisico non viene invece per il momento erogato automaticamente pertanto gli aventi diritto dovranno continuare a farne richiesta presso i Comuni o i CAF abilitati. Il bonus per disagio fisico è cumulabile con quello per disagio economico (sia elettrico che gas) qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.

Per informazioni: 
Sito di ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - Bonus elettrico
Bonus Energia - Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe - SGAte 

Bonus gas
E’ uno sconto sulla bolletta  introdotto dal Governo e reso operativo dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa per l'energia alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose. Il bonus è riconosciuto solo per le forniture servite da gas naturale trasportato da reti di distribuzione Quindi non è riconosciuto per l’utilizzo di gas GPL o in bombola) . Può essere richiesto sia dai clienti che hanno stipulato un contratto di fornitura individuale (clienti domestici diretti), sia dai clienti che utilizzano impianti condominiali (clienti domestici indiretti). Viene rilasciato con requisiti economici specifici ed è riconosciuto per 12 mesi. Dal 1 gennaio 2021 per ottenere il bonus è sufficiente che ogni anno,  presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione  ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Gli aventi diritto troveranno il bonus direttamente accreditato in bolletta. 
Valori bonus : Il valore del bonus sociale elettrico dipende dal numero di componenti del nucleo familiare ISEE indicati nella DSU dalla categoria d'uso associata alla fornitura agevolata (solo uso acqua calda sanitaria e/o cottura cibi, solo uso riscaldamento, entrambi i tipi di utilizzo) e dalla zona climatica in cui è localizzata la fornitura. 
I valori dei bonus sociali elettrico e gas vengono determinati e periodicamente aggiornati dall'Autorità, in base ai criteri previsti dalla normativa. Di norma l'Autorità aggiorna i valori dei bonus sociali elettrico e gas da riconoscere nel corso di tutto il medesimo anno, all'inizio dell'anno, ma per compensare gli incrementi della spesa per le forniture, conseguenti ai rialzi registrati nei prezzi dell'energia elettrica e del gas naturale, nel 2022 è stato effettuato un aggiornamento delle tariffe per ogni trimestre. Vedi i valori aggiornati in QUESTA PAGINA . 
Per informazioni: 
Bonus Energia - Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe - SGAte
Sito di ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - Bonus gas

Bonus idrico (o bonus acqua)
Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale. Il bonus acqua garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente, corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali. Viene rilasciato con requisiti economici specifici ed è riconosciuto per 12 mesi. Dal 1 gennaio 2021 per ottenere il bonus è sufficiente che ogni anno,  presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione  ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Gli aventi diritto troveranno il bonus direttamente accreditato in bolletta. 
Valore del bonus: la tariffa agevolata applicata dal gestore non è unica a livello nazionale, quindi per conoscere il valore del bonus, l’utente potrà consultare il sito del proprio gestore su cui saranno pubblicate le informazioni relative alla tariffa agevolata applicata e calcolare l’importo del bonus acqua a cui ha diritto. 
Per informazioni:
Bonus Energia - Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe - SGAte
Sito di ARERA - Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - Bonus acqua

Requisiti economici per accedere ai bonus elettrico, gas e idrico

Possono usufruire dei bonus elettrico, gas e idrico :

  • Famiglie con ISEE non superiore a 9350  euro.  
  • Famiglie numerose con almeno 4 figli a carico e  con ISEE non superiore a 20.000 euro
  • Limitatamente ai bonus sociali elettrico e gas per l'anno 2023 il limite ISEE è stato elevato a 15.000 euro (Legge 29 dicembre 2022 n. 197) e a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico (DL 30 marzo 23, n. 34)
  • Titolari di reddito di cittadinanza (RdC) o Pensione di di cittadinanza (Pdc)

Uno dei componenti  del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva.
Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia - elettrico, gas, idrico - per anno di competenza.

Per ulteriori dettagli sui requisiti consultare il sito di Arera - Autorità di regolazione per energia reti e ambiente

Per informazioni è possibile contattare il call center dello Sportello per il consumatore al numero verde 800.166.654 fornendo il codice fiscale o il numero identificativo della richiesta.

Bonus acqua potabile

Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di bottiglie di plastica, l'articolo 1, commi da 1087 a 1089 della legge n. 178/2020 (pdf948.09 KB) (legge di Bilancio 2021) ha previsto un credito d'imposta del 50%, fino ad un massimo di 1000 euro per le spese sostenute  sull'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022.

Come presentare la domanda: Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea, con tempi e modalità che saranno indicate sul sito internet dell’Enea
Come utilizzo il bonus: il bonus potrà essere utilizzato in compensazione nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus
Per informazioni : consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate

Bonus Teleriscaldamento HERA

Il gruppo HERA ha attivato un bonus sociale rivolto ai clienti domestici serviti dal teleriscaldamento.
Il teleriscaldamento è un sistema di unità di riscaldamento a distanza. Attraverso una rete di condutture, trasporta il calore generato da grandi centrali di cogenerazione, gestite “da remoto”, alle singole strutture abitative.
Il Gruppo Hera è dal 2002 la prima realtà italiana di aggregazione di aziende municipalizzate che, con un approccio multi-business, offre la fornitura di acqua, energia (energia elettrica, gas, teleriscaldamento) e la gestione dei rifiuti a cittadini e imprese distribuiti principalmente in Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Toscana.
Rivolto a: 
>> famiglie con ISEE fino a 12.000 euro;
>> famiglie con più di 3 figli a carico e con un indicatore ISEE fino a 20.000 euro;
>> beneficiari di reddito di cittadinanza;
>> beneficiari di pensione di cittadinanza.
Valore del bonus: l’ammontare del bonus a seguito dell’integrazione straordinariadell’integrazione stanziata sarà pari a 511 euro per le famiglie fino a 4 componenti, e a 712 euro per le famiglie con più di 4 componenti.
Come presentare la domanda: gli aventi diritto potranno presentare la richiesta entro il 9 settembre 2022,  al Comune in cui è attiva la fornitura, compilando l’apposita modulistica.  Agli aventi diritto che avranno presentato la domanda correttamente, il bonus verrà riconosciuto entro il 30 settembre 2022.
Per informazioni: rivolgersi agli sportelli per il servizio clienti HERA

Edilizia residenziale pubblica

Le politiche abitative in Emilia Romagna sono disciplinate dalla Legge Regionale 24/2001 e successive modifiche.
I Comuni in collaborazione con gli  ACER provinciali, seguendo le disposizioni regionali, offrono soluzioni diversificate al fine di garantire ai cittadini proposte abitative adeguate alle proprie esigenze e possibilità. La differenza principale tra le varie soluzioni è descritta dalle sigle:

  • ERP - Edilizia Residenziale Pubblica (case popolari – il canone è determinato dal reddito e delle caratteristiche dell’alloggio)
  • ERS - Edilizia Residenziale Sociale (tutte le altre tipologie dove il canone di locazione non è determinato dal reddito).

Assegnazione degli alloggi di ERP - Edilizia Residenziale Pubblica.

Le famiglie che si trovano in difficoltà economiche e non possiedono un'abitazione, possono richiedere di essere inserite nella graduatoria per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Requisiti

Per concorrere all'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica è necessario possedere i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana;
  • cittadinanza di Stato aderente all'Unione Europea;
  • parentela con un cittadino dell'Unione Europea regolarmente soggiornante;
  • status di rifugiato o status di protezione sussidiaria;
  • cittadinanza di Stato non aderente UE con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • cittadinanza di paese non UE con valido permesso di soggiorno di durata almeno biennale con svolgimento di regolare attività lavorativa;
  • residenza anagrafica o attività lavorativa nel comune in cui si fa la domanda oppure nell'ambito territoriale regionale ma da almeno 3 anni
  • non avere avuto precedenti assegnazioni di alloggi o di contributi pubblici
  • valore ISEE non superiore a 17.154 euro e valore del patrimonio mobiliare non superiore a 35.000 euro ( limiti aggiornati con la Delibera della Giunta Regionale n. 894 del 13 giugno 2016 (pdf319.24 KB) )

Assegnazione alloggi ERP

I comuni assegnano gli alloggi di ERP - Edilizia Residenziale Pubblica, tramite concorso pubblico, che può essere emanato anche per ambiti sovracomunali oppure con la formazione di una graduatoria aperta aggiornata con cadenza periodica.
Ogni comune dispone di un apposito regolamento alla individuazione della modalità di assegnazione degli alloggi, che disciplina di contenuti della domanda e le modalità di presentazione, i criteri di assegnazione dei punteggi, il bando, le modalità di formazione, pubblicazione e aggiornamento della graduatoria ecc..

Per conoscere la periodicità di uscita dei bandi e le modalità di presentazione delle domande sul proprio territorio far riferimento agli uffici preposti del comune di riferimento oppure agli uffici ACER provinciali.

Per informazioni e supporto per tutti i problemi riguardanti i contratti d'affitto, gli sfratti, le locazioni in generale, le famiglie possono rivolgersi anche alle Associazioni degli Inquilini presenti sul proprio territorio.

Canone calmierato / concordato

Si tratta di contratti di locazione disciplinati dalla Legge numero 431 del 1998, che devono rispettare determinati criteri definiti a livello nazionale e recepiti in accordi a livello locale.
Il canone di affitto, inferiore a quello di mercato, viene determinato in base alla metratura e alla localizzazione dell’alloggio e non deve superare il 30% del valore ISE del nucleo familiare assegnatario.
I comuni mettono a disposizione  nell'ambito dell'edilizia pubblica degli alloggi da affittare con canone calmierato/concordato. 
Per concorrere all'assegnazione di questi alloggi le famiglie devono presentare domanda per l'inserimento in graduatoria. Le graduatorie in genere sono aperte ed è possibile presentare domanda in ogni periodo dell'anno seguendo le istruzioni del bando emesso dal comune.
Per informazioni rivolgersi agli uffici casa o ai servizi sociali del proprio comune.


Agevolazioni e contributi per l'acquisto prima casa

Agevolazioni acquisto prima casa (per tutti)

Le agevolazioni previste per l'acquisto della "prima casa" consistono in un beneficio fiscale, ovvero imposte da pagare all'acquisto sono ridotte, che vengono riconosciute solo in presenza di alcune specifiche condizioni:

  • la categoria dell'abitazione acquistata deve rientrare nelle seguenti categorie catastali

A/2 (abitazioni di tipo civile)
A/3 (abitazioni di tipo economico)
A/4 (abitazioni di tipo popolare)
A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare)
A/6 (abitazioni di tipo rurale)
A/7 (abitazioni in villini)
A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

Le agevolazioni “prima casa” non sono ammesse, invece, per l’acquisto di un’abitazione appartenente alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).

Le agevolazioni spettano anche per l’acquisto delle pertinenze, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito), C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse) e C/7 (tettoie chiuse o aperte), limitatamente a una pertinenza per ciascuna categoria.
È necessario, tuttavia, che le stesse siano destinate in modo durevole a servizio dell’abitazione principale e che questa sia stata acquistata beneficiando delle agevolazioni “prima casa”.

  • Altra fondamentale condizione è quella relativa al luogo in cui si trova l’immobile che si vuole acquistare.

Per usufruire dei benefici, l’abitazione deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza. Se residente in altro Comune, entro 18 mesi dall’acquisto l’acquirente deve trasferire la residenza in quello dove è situato l’immobile. La dichiarazione di voler effettuare il cambio di residenza deve essere contenuta, a pena di decadenza, nell’atto di acquisto.

Inoltre per poter richiedere le agevolazioni prima casa occorre dichiarare di:

  • non essere titolare, esclusivo o in comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e
    abitazione, su altra casa nel territorio del comune dove si trova l’immobile oggetto dell’acquisto agevolato;
  • non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso, usufrutto, abitazione o nuda proprietà, su altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle medesime agevolazioni “prima casa”.

Per informazioni: sito dell'Agenzia delle Entrate


 Under 36 anni 

Il Bonus prima casa under 36, introdotto dal  decreto Sostegni bis (Dl n. 73/2021 convertito dalla L. 106/2021 - art. 64) è entrato in vigore a partire dal 26 maggio 2021 e prevede due tipologie di agevolazioni: 

  • accesso al credito per l'acquisto della prima casa

Prevede la possibilità di accedere al Fondo di garanzia dei mutui prima casa nella misura dell’80%, per i single o le giovani coppie di età non superiore a 36 anni con un ISEE familiare entro la soglia di 40.000 euro. Questa misura è stata confermata anche per il 2024.

  • agevolazioni fiscali, sulle imposte legate agli atti di acquisto della prima casa

Prevede l'esenzione dall'imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale; la riduzione del 50% sugli onorari notarili; il credito d'imposta pari all'IVA corrisposta che può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto.

👉 Novita 2024: le agevolazioni fiscali sono state abolite dalla Legge di Bilancio 2024, ma  l'introduzione del Decreto Milleproroghe (legge 23 febbraio 2024, n. 18 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi) per coloro che hanno firmato (e ovviamente registrato) entro il 31 dicembre 2023 il preliminare di acquisto, ma di fatto non hanno concluso l’acquisto della prima casa entro il 31 dicembre 2023, prevede la possibilità di usufruire dei vantaggi fiscali rogitando l’acquisto definitivo entro il  31 dicembre 2024.

A chi sono rivolte le agevolazioni

  • giovani (single e coppie) con meno di 36 anni nell'anno in cui l'atto è rogitato
  • valore ISEE non superiore ai 40.000 euro annui

Ai suddetti requisiti si devono aggiungere quelli fondamentali di legge, necessari a poter usufruire delle cosiddette agevolazioni prima casa.

Per maggiori informazioni: Sito dell'Agenzia delle Entrate


Fondo di garanzia mutui per acquisto prima casa 

Il Fondo di garanzia per i mutui per acquisto e ristrutturazione prima casa, istituito dalla Legge 27 Dicembre 2013, n, 147 (art 1 comma 48 lett. c),  permette di agevolare il rapporto tra il cittadino e la banca offrendo una garanzia pubblica, con controgaranzia dello Stato, sul mutuo per l'acquisto della prima casa.

Il fondo è rivolto ai cittadini che non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero), salvo il caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Inoltre l'immobile per il quale si chiede il finanziamento deve essere adibito ad abitazione principale.

L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro .
Il Fondo prevede una garanzia pubblica del 50% .

Alle seguenti categorie è riconosciuta la priorità nell’accesso al beneficio del Fondo e l’applicazione di un tasso effettivo globale non superiore al tasso effettivo globale medio pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economie e delle Finanze:

  • giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni;
  • nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
  • conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
  • giovani di età inferiore a 36. 

Il Decreto Sostegni-bis” (DL. 25 maggio 2021, n.73, art. 64) ha  innalzato la garanzia pubblica all'80% per coloro che  rientrando nelle categorie prioritarie sopra indicate e che hanno un ISEE non superiore a 40 mila euro annui e richiedono un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo di oneri accessori. Questa garanzia è stata confermata  anche per tutto il 2024.

👉 Novità 2024: la legge di bilancio 2024 ha allargato la platea dei beneficiari del fondo includendo i nuclei familiari numerosi con le seguenti caratteristiche e che potranno beneficiare una garanzia fino al 90%:
> tre figli di età inferiore a 21 anni + ISEE non superiore a 40.000 euro annui (per i quali è prevista una garanzia pari all'80%);
> quattro figli di età inferiore a 21 anni + ISEE non superiore a 45.000 euro annui (per i quali è prevista una garanzia pari all'85%);
> cinque o più figli di età inferiore a 21 anni + ISEE non superiore a 50.000 euro annui (per i quali è prevista una garanzia pari al 90%).

Come fare domanda: occorre rivolgersi ad una delle banche aderenti, indicate nel riquadro ELENCO BANCHE ADERENTI in fondo a questa pagina . È sempre facoltà della banca in base a proprie ed esclusive valutazioni decidere sulla concessione del mutuo e sul ricorso alla garanzia del Fondo.

Per informazioni: consultare il sito di Consap S.p.A e del MEF - Ministero dell'Economia e delle Finanze


Agevolazioni e contributi per l'affitto

Contributi regionali per l'affitto 

In Emilia Romagna con la Legge regionale 24/2001 (artt. 38 e 39  modificati dalla legge regionale 13/2019),  è stato istituito il Fondo per l'accesso all'abitazione in locazione.
Le disponibilità del fondo sono utilizzate soprattutto per la concessione di contributi per il pagamento dei canoni di locazione. La regione definisce periodicamente, con una delibera di giunta regionale i criteri di riparto tra i comuni, le modalità di individuazione dei beneficiari e le forme di utilizzazione delle risorse disponibili. I comuni provvedono alla gestione del fondo, ad attivare le procedure di individuazione dei soggetti beneficiari, nonché a quantificare ed erogare i contributi.

L'ultimo bando affitti per l'Emilia Romagna, risale al 2022.
La raccolta delle domande è già conclusa e non è più possibile presentare né nuove domande, né modificare la domanda già presentata (Vedi informazioni sul bando 2022).

👉 Novità 2024Con DGR 1934 del 13 novembre 2023, la Regione ha concesso ulteriori risorse, per lo scorrimento delle graduatorie relative al Bando Fondo Affitto 2022. 
I cittadini già presenti nelle graduatorie 2022 non devono fare ulteriori richieste e riceveranno automaticamente i fondi nel caso risultino in posizione utile.

Per informazioni sulla graduatoria : rivolgersi  agli uffici preposti del comune dove si trova l'alloggio oppure agli uffici ACER provinciali

Sono i Comuni che verificano le domande raccolte. Ogni Comune è autonomo relativamente alla tempistica e alla pubblicazione della graduatoria; non esiste un'unica scadenza regionale. 
La Regione non pubblicherà alcuna graduatoria.

Ulteriori informazioni sul sito del Servizio Politiche Abitative Casa ER


Rinegoziazione dei contratti di affitto 

La Regione ha previsto un Programma per favorire la rinegoziazione dei canoni di locazione, consentendo anche l’eventuale modifica della tipologia di contratto. Il programma mette a disposizione contributi per i proprietari di alloggi che, d’accordo con i propri inquilini, intendono abbassare il canone di locazione. In questo modo, gli inquilini potranno ridurre il proprio affitto, mentre i proprietari riceveranno un contributo che andrà a coprire parte della riduzione del canone.

Il Programma prevede due tipologie di rinegoziazione:

1) Abbassamento del canone di affitto libero o concordato
La riduzione deve essere di almeno il 20% per una durata minima non inferiore a 6 mesi. L’affitto mensile rinegoziato a carico dell’inquilino non può essere superiore a 800 euro. Il canone di locazione da considerare è quello specificato nel contratto di locazione, comprensivo delle rivalutazioni ISTAT. 

2) Modifica della tipologia contrattuale da libero a concordato e abbassamento del canone d’affitto
Il nuovo contratto a canone concordato non può avere un canone mensile superiore a 700 euro. La riduzione del canone è la differenza tra il canone del contratto originario e quello del nuovo contratto come definito dagli accordi territoriali.

Per entrambe le tipologie di rinegoziazione non sono considerate le spese condominiali e accessorie.

Rivolto a
Gli inquilini degli alloggi che si trovano in Emilia-Romagna possono concordare con il proprietario di rinegoziare il proprio contratto d’affitto se, al momento della presentazione della domanda, hanno i seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana o appartenenza ad uno stato UE o se appartenenti ad uno stato non UE in possesso di permesso di soggiorno di durata di almeno 1 anno o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo
  • un ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità non superiore a 35.000 euro
  • essere titolare o contitolare del contratto di affitto. Non è necessario essere residente nell’alloggio
  • avere un contratto d’affitto a uso abitativo registrato regolarmente da almeno un anno
  • contratto di affitto registrato alla agenzia delle entrate

Per info e presentazione domanda: per presentare la domanda, proprietari e inquilini devono rivolgersi al Comune in cui si trova l’alloggio o alle eventuali organizzazioni degli inquilini e dei proprietari aderenti. È ammessa la presentazione di una sola domanda per lo stesso nucleo ISEE.
Se lo stesso alloggio è abitato da più nuclei familiari ciascuno di essi può presentare domanda di contributo separatamente per la propria quota di canone.

Per maggiori informazioni: sito delle Politiche Abitative della Regione Emilia Romagna e FAQ


Rinegoziazione dei contratti di affitto: misura dedicata per i nuclei familiari affittuari colpiti dall'alluvione

Con Delibera di Giunta regionale n. 919 del 5 giugno 2023, la Regione Emilia-Romagna ha introdotto una misura dedicata relativa alla rinegoziazione dei contratti d'affitto per aiutare i nuclei famigliari colpiti dagli eventi alluvionali e franosi del maggio 2023.
Vedi l'elenco dei territori interessati da questi contributi in QUESTI TERRITORI (pdf47.35 KB)

Con questa misura l'inquilino riduce il canone d'affitto e il proprietario riceve il 100% del mancato introito (per un massimo di 1.500 euro)

Requisiti:
possono fare domanda le persone in affitto in  QUESTI TERRITORI (pdf47.35 KB) c
he rinegoziano con il proprietario il proprio contratto di affitto, dopo il 14 giugno 2023, per un periodo tra i 6 e 12 mesi e che possiedono i requisiti generali per accedere al programma della Rinegoziazione dei canoni di affitto.

Per presentare domanda, proprietari e inquilini devono rivolgersi al Comune in cui si trova l’alloggio o alle eventuali organizzazioni degli inquilini e dei proprietari aderenti.

Per maggiori informazioni: sito delle Politiche Abitative della Regione Emilia Romagna e FAQ


Fondo morosità incolpevole

Il fondo morosità incolpevole è gestito dai Comuni ad alta tensione abitativa e dai Comuni ad alta densità abitativa. Prevede la concessione di un contributo per le seguenti finalità:

  • sanare la morosità
  • sottoscrivere un nuovo contratto a canone concordato
  • versamento del deposito cauzionale per un nuovo contratto
  • differimento del provvedimento di sfratto

Requisiti principali:

  • essere residente in un Comune ad alta tensione abitativa o ad alta densità abitativa da almeno un anno;
  • diminuzione del reddito in seguito a licenziamento, cassa integrazione, malattia grave etc.;
  • reddito ISE non superiore a 35.000,00 euro o reddito ISEE non superiore a 26.000,00 euro;
  • atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida, oppure provvedimento di sfratto esecutivo per morosità, oppure diminuzione o perdita del reddito a causa del Covid-19 e mancanza della liquidità necessaria per pagare la locazione lo le spese accessorie

Possono fare domanda solo i residenti nei Comuni ATA o ADA

Per conoscere la periodicità di uscita dei bandi e le modalità di presentazione delle domande sul proprio territorio far riferimento agli uffici preposti del comune di riferimento oppure agli uffici ACER provinciali.

Per informazioni consultare il sito del Servizio Politiche Abitative Casa ER.
Normativa di riferimento: DGR n. 317/2020 (pdf313.28 KB) e DRG n. 1236/2020 (pdf302.11 KB)


Fondo per l'emergenza abitativa

Il fondo per l'emergenza abitativa è gestito dalle Province e dai Comuni capoluogo di Provincia con queste finalità:

  • concedere contributi che favoriscano l'accesso, la permanenza e la mobilità nel settore delle locazioni (pagamento caparra, attivazione utenze etc.);
  • garantire i crediti assunti dalle banche nei confronti degli inquilini che sottoscrivono con i proprietari degli immobili un'intesa per la sospensione dell'esecuzione delle procedure di sfratto;
  • concedere contributi a favore di inquilini che sono inadempienti nel pagamento del canone di locazione.

Per informazioni è necessario contattare la Provincia oppure il Comune capoluogo di Provincia.

Per informazioni consultare il sito del Servizio Politiche Abitative Casa ER.


Housing sociale

Con questo programma la Regione Emilia Romagna, promuove l’accesso alla proprietà della prima casa, anche attraverso patti di futura vendita o alla locazione/assegnazione in godimento permanente, incentivando interventi innovativi e sperimentali riguardo alle forme dell’abitare (cohousing, condomini solidali, ecc) e di recupero e di sostituzione edilizia diretti a migliorare la qualità urbana ed architettonica, nonché l’efficienza sismica ed energetica del patrimonio edilizio, in coerenza con le politiche regionali dirette a ridurre il consumo del suolo.  L'ultimo bando è uscito nel 2019 ( DRG 655 del 29 aprile 2019) ed è attualmente in fase di svolgimento.
L'elenco dei progetti finanziati, presentati dagli operatori è consultabile in questa pagina .

I nuclei familiari beneficiari finali degli alloggi devono essere in possesso dei seguenti requisiti soggettivi:

  • almeno uno dei componenti il nucleo famigliare deve essere residente o svolgere attività lavorativa esclusiva in un comune dell'Emilia Romagna
  • cittadinanza italiana o di altro stato della UE, cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornante di lungo periodo o permesso di soggiorno almeno biennale ed esercizio di regolare attività di lavoro dipendente o autonomo
  • ISEE non superiore a 41.006 euro oppure 55.000 euro in caso di persone singole intenzionate a convivere more-uxorio o a costituire un'unione civile
  • non possedere nel territorio regionale la titolarità del diritto di proprietà, di usufrutto, uso o
    abitazione di un alloggio adeguato alle necessità del nucleo familiare
  • non avere ricevuto in precedenza un contributo pubblico per l’acquisto di un alloggio.

I nuclei familiari interessati all’acquisto o alla locazione di alloggio non devono presentare alcuna domanda di contributo, ma devono, dopo la pubblicazione della graduatoria degli alloggi ammessi a finanziamento nel portale regionale dedicato alle politiche abitative, contattare gli operatori per visionare gli alloggi, e se interessati, proporsi per l’acquisto anche con patto di futura vendita o la locazione.
Per informazioni : email programmahousingsociale@regione.emilia-romagna.it 
Sito Servizio Politiche Abitative Casa ER

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