Allattamento

Allattamento al seno

Allattare al seno è il modo più naturale di nutrire il proprio bambino/a, ed il latte materno è certamente l'alimento adatto e quindi migliore per il cucciolo d'uomo. Dopo il parto, in ospedale o a casa, un'ostetrica vi aiuterà ad attaccare il vostro bambino al seno. È importante che questa prima occasione avvenga entro le prime due ore dalla nascita o comunque al più presto possibile, nel rispetto dei tempi e della disponibilità della madre e del neonato.

La suzione precoce faciliterà l'avvio dell'allattamento: nel seno della mamma che ha partorito c'è colostro, un alimento unico ed insostituibile per valore nutritivo e perché contenente gli anticorpi della mamma che difendono il neonato dalle infezioni.

I vantaggi dell'allattamento al seno sono molti: è un alimento vivo che si modifica adattandosi alle esigenze del bambino durante la crescita, fornisce al piccolo anticorpi che lo aiutano a difendersi dalle infezioni, aiuta il bambino modulando gli effetti di agenti sensibilizzanti sul sistema immunitario. È sempre pronto, caldo al punto giusto, facilmente digeribile, pratico e disponibile in qualunque momento, nella quantità giusta, ed è economico! Allattare è piacevole, favorisce la relazione tra mamma e bambino dando continuità all'esperienza di unione propria della gravidanza, ed aiuta il bambino a calmarsi se è nervoso o piange. Inoltre, contribuisce ad un migliore stato di salute della mamma e la aiuta a ritornare in forma perché comporta il consumo di molte calorie.

Spesso il ritorno a casa coincide con l'arrivo della montata lattea che a volte può comportare disagio. Ci si trova a tu per tu con il bambino e con i primi dubbi, le ansie ed i piccoli problemi. Se ne sentite il bisogno, non esitate a rivolgervi alle strutture che nel vostro territorio prevedono servizi di sostegno all'allattamento al seno, o ad associazioni e consulenti in grado di ascoltarvi ed aiutarvi in questi primi momenti e nel tempo. Se vi è possibile, partecipate a incontri sul tema: potersi confrontare con altre mamme e sostenersi a vicenda è importante. Serve a rassicurarsi e ad affrontare con maggiore serenità un momento così bello ma così impegnativo come i primi mesi di vita del vostro bambino.

Tiralatte e biberon

L'allattamento tramite biberon è associato all'uso del latte artificiale, ma, in alcuni casi, le madri scelgono di utilizzare il tiralatte per estrarre il proprio latte e poi nutrire il bambino con il biberon. Inoltre, è possibile anche alternare tra allattamento al seno e allattamento al biberon.

E' sempre consigliato consultare il pediatra, le ostetriche di riferimento o un esperto di fiducia sul tema, poiché questa scelta presenta vantaggi e svantaggi che possono variare in base alle esigenze individuali di ciascuna famiglia.

Tra i vantaggi, l'estrazione del latte materno offre una maggiore flessibilità nella routine di allattamento. Questo può essere particolarmente utile per le madri che lavorano o per quelle che hanno bisogno di un periodo di riposo. Inoltre, l'utilizzo del tiralatte può contribuire a mantenere e stimolare la produzione di latte, specialmente quando il bambino non riesce ad attaccarsi correttamente al seno o a succhiare efficacemente. Un altro aspetto positivo è la possibilità di monitorare facilmente la quantità di latte assunta dal bambino, garantendo un'adeguata nutrizione. L'estrazione del latte può anche aiutare a prevenire e gestire l'ingorgo mammario, una condizione dolorosa dovuta all'accumulo di latte nel seno. Infine, il latte materno estratto può essere conservato per un uso successivo, offrendo una scorta sempre disponibile di nutrimento per il bambino.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare. Estrarre il latte con il tiralatte richiede tempo ed energia, specialmente per mantenere una buona produzione di latte. L'acquisto di un tiralatte e degli accessori correlati, come biberon e sacchetti per la conservazione, può rappresentare un costo significativo. Inoltre, è fondamentale pulire e sterilizzare regolarmente il tiralatte e i biberon per garantire la sicurezza e la salute del bambino, il che richiede ulteriore tempo ed impegno. L'allattamento tramite biberon potrebbe inoltre ridurre le opportunità di contatto pelle a pelle e di rafforzamento del legame madre-bambino tipiche dell'allattamento al seno, anche se questo legame può essere incoraggiato attraverso altre forme di contatto fisico e interazione. Infine, l'uso frequente del biberon potrebbe causare confusione al seno nel bambino, rendendo più difficile l'attaccamento al seno e la suzione efficace.

Approfondimenti e materiali utili

Allattare al seno - un investimento per la vita (pdf2.33 MB)- opuscolo informativo prodotto in occasione della campagna 2019 del Ministero della Salute per la promozione dell'allattamento al seno, che fornisce consigli sotto forma di vademecum per le gestanti e le neomamme.

Strumenti e materiali sull'allattamento dal portale Saperidoc - Centro di documentazione sulla salute perinatale e riproduttiva, progetto a cura della Regione Emilia Romagna. 


Latte artificiale

Nel corso degli anni, l'allattamento al seno è stato considerato il metodo ottimale per nutrire i neonati, offrendo vantaggi sia per la madre che per il bambino. Tuttavia, in alcuni casi, l'allattamento al seno potrebbe non essere possibile o ideale, rendendo l'utilizzo del latte artificiale una soluzione valida e necessaria. In alcuni casi, i pediatri possono anche consigliare un'aggiunta di latte artificiale dopo la poppata di latte naturale.

Il latte artificiale è stato progettato per imitare la composizione del latte materno, fornendo ai neonati i nutrienti essenziali per la crescita e lo sviluppo. Sebbene possa non contenere alcuni degli anticorpi e delle sostanze bioattive presenti nel latte materno, il latte artificiale fornisce comunque proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali necessari per la salute del bambino. Il latte artificiale è sottoposto a rigide normative e controlli di qualità per garantire che sia sicuro e nutriente per i neonati. Questo assicura che i prodotti disponibili sul mercato siano adeguati per soddisfare le esigenze nutrizionali dei bambini.

Nonostante sia fondamentale promuovere l'allattamento al senso, oggi è altrettanto importante ridurre la stigmatizzazione e il senso di colpa delle madri che scelgono di utilizzare il latte artificiale per nutrire i loro bambini.   Le madri dovrebbero essere sostenute nelle loro scelte riguardo all'allattamento, indipendentemente dal fatto che scelgano di allattare al seno o con latte artificiale. Fornire informazioni e risorse sulle diverse opzioni di allattamento e offrire un ambiente di supporto può aiutare le madri a prendere decisioni informate e adatte alle loro esigenze e a quelle del loro bambino.

Motivi biologici per utilizzare il latte artificiale

Quasi tutte le madri possono allattare con il proprio latte con successo, ma vi sono rare situazioni in cui questo può essere sconsigliato o potrebbe non bastare e richiedere un'integrazione, su consiglio del pediatra.

1. Bambini che necessitano di cure speciali:

  • Galattosemia classica: Bambini con questa condizione non possono digerire il galattosio, richiedendo una formula speciale priva di questo zucchero.
  • Malattia delle urine a sciroppo d'acero: Necessitano di una formula priva di leucina, isoleucina e valina.
  • Fenilchetonuria: Possono avere latte materno, ma con monitoraggio e attenzione alla dieta materna.

2. Bambini che possono necessitare supplementi:

  • Pesi inferiori a 1500g o nati prima delle 32 settimane potrebbero necessitare di un supplemento nutrizionale.
  • Neonati a rischio di ipoglicemia possono richiedere un apporto specifico di glucosio.

3. Situazioni materne particolari:

  • Astensione permanente: Madri con HIV dovrebbero astenersi se possibile; in alternativa, allattare esclusivamente per i primi sei mesi. Anche nel caso in cui la madre sia dipendente o abusi di sostanze quali alcool, droghe o stimolanti astenersi dall'allattare con il proprio latte.
  • Astensione temporanea: Situazioni come la sepsi, infezione da HSV-1, o l'uso di certi farmaci possono richiedere una pausa temporanea.
  • Condizioni che richiedono attenzione: In presenza di ascesso mammario, epatite B/C, mastite o tubercolosi, l'allattamento può continuare con le dovute precauzioni.

Motivi psicologici per utilizzare il latte artificiale

La decisione di allattare può influire sulla salute mentale della madre. Alcune donne possono sperimentare stress, ansia o depressione legati all'allattamento. L'utilizzo del latte artificiale può offrire un sollievo emotivo e permettere alla madre di concentrarsi sulla propria salute mentale e sul benessere del bambino.

L'allattamento al seno può mettere una pressione significativa sulla madre, poiché è l'unica in grado di nutrire il bambino. Utilizzando il latte artificiale, sia la madre che il partner o altri caregiver possono condividere le responsabilità di nutrire il neonato. Questa condivisione delle responsabilità può alleviare lo stress della madre e permettere un maggiore coinvolgimento da parte del partner nella cura del bambino, promuovendo un legame familiare più forte.


Associazioni nazionali che si occupano di allattamento materno


Banche del latte umano

Donare il latte non richiede un impegno particolare e non comporta alcun costo, è sufficiente estrarne una quantità anche modesta con un tiralatte e conservarlo nel congelatore. E' possibile raccogliere il latte materno e donarlo ai  bimbi nati prematuri e a tutti quelli che per gravi problematiche non tollerano altri tipi di latte. Per fare questo è necessario sottoporsi ad un normale controllo che consiste in un prelievo del sangue per escludere eventuali malattie (es. epatite, HIV, etc.)

Per donare o ricevere latte da una Banca del Latte umano ecco i riferimenti in Emilia Romagna :

  • Bologna
    Ospedale S.Orsola – Malpighi
    U.O. Semplice Terapia Intensiva Neonatale
    Dott. Luigi Corvaglia
    Tel. 051 6364773; 051 6364774
    E-mail: luigi.corvaglia@unibo.it
  • Cesena
    Ospedale Bufalini – Divisione Pediatrica
    Viale Ghirotti 286, 47250 – Cesena
    Dott. Marcello Stella, Signora Antonella Buda
    Tel. 0547 394362 (NICU 0547 352844)
    E-mail: patologia.neonatale@auslromagna.it, antonella.buda@auslromagna.it
  • Modena
    Azienda Ospedaliera – Universitaria di Modena – Divisione di Neonatologia
    Via Del Pozzo 71, 41121 – Modena
    Prof. Albert Berardi, Caposala Giovanna Cuomo
    Tel. 059 4222178, 059 4222140 (Banca), 059 4222578 (Caposala)
    E-mail: cuomo.giovanna@policlinico.mo.it
  • Reggio Emilia
    Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova – Unità Funzionale di Neonatologia – Divisone di Pediatria
    Viale Risorgimento 80, 41123 – Reggio Emilia
    Dott. Giancarlo Gargano, Dott. Claudio Gallo
    Tel. 0522 296240
    E-mail: giancarlo.gargano@ausl.re.it, claudio.gallo@ausl.re.it

Sul sito dell'Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato, potete trovare l'elenco delle Banche del latte umano operanti sul territorio italiano. 

Il sito mette a disposizione anche una pagina con indicazioni per donatrici.


Allattamento e farmaci

La maggior parte dei farmaci che passa nel latte ha caratteristiche specifiche che vanno approfondite di volta in volta, ma seguendo semplici precauzioni e restando in stretto contatto con il  medico e il pediatra, è raro che sia necessario sospendere l'allattamento al seno in caso di assunzione di farmaci.
A  livello nazionale inoltre, sono disponibili dei servizi di consulenza telefonica che possono aiutare mamme e medici a risolvere i loro dubbi riguardo l'utilizzo dei farmaci in allattamento:

  • Centro antiveleni e tossicologia - Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Papa Giovanni XXIII di Bergamo : Numero verde 800 883300 gratuito, attivo per consulenze telefoniche 24/24 ore.
  • Centro di Riferimento Regionale di Tossicologia Perinatale - Azienda ospedaliero universitaria  Careggi di Firenze : Tel. 055 794 6731 attivo  per consulenze telefoniche tutti i giorni compreso i festivi dalie ore 09:00 alle 19:30.
  • Servizio di Informazione Teratologica CEPIG - Azienda Ospedaliero Universitaria di Padova : Le consulenze non sono telefoniche . La richiesta va inoltrata via fax al numero 049  8211425  o e-mail ambulatorio.genetica@aopd.veneto.it,  tramite apposita modulistica . Serve un' impegnativa medica, con pagamento dell'eventuale ticket tramite bonifico bancario.
  • Telefono Rosso - Centro Studi per la tutela della salute della madre e del concepito dell'Università Cattolica del sacro cuore di Roma: 06 30156298 (al solo costo della telefonata) email telefonorosso@policlinicogemelli.it. Il servizio è attivo nei seguenti giorni e orari: Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Offre informazioni sui Fattori di rischio riproduttivi (farmaci, sostanze chimiche, radiazioni ionizzanti, infezioni, e patologie croniche materne), fornisce consulenze telefoniche in fase pre-concezionale, in gravidanza o durante l’allattamento, ed è aperto a donne, coppie e operatori sanitari in genere.

Approfondimenti e materiali utili

Position statement sull’uso di farmaci da parte della donna che allatta al seno (pdf301.12 KB)” - guida a cura del Ministero della Salute

Portale http://www.farmaciegravidanza.gov.it a cura dell’Agenzia Italiana del Farmaco dove è possibile trovare l’elenco dei farmaci in ordine alfabetico e tante altre informazioni utili .

Prontuario Pediatrico italiano a cura della Regione Emilia Romagna, realizzato del 2016, contiene le schede relative a 478 principi attivi

Farmaci e allattamento - sezione informativa del portale Saperidoc della Regione Emilia Romagna .


Divezzamento

L'educazione nutrizionale sin dalla prima infanzia è fondamentale per la crescita e lo sviluppo sano del bambino. La transizione dal latte materno o dal "latte artificiale" per lattanti ad alimenti più solidi, processo noto come divezzamento, rappresenta un passo cruciale nella vita di un lattante. Questo momento deve essere affrontato con attenzione, in quanto l'infante inizia a formare il proprio palato e sviluppa abitudini alimentari che potrebbero durare tutta la vita.

Il divezzamento inizia tipicamente quando il latte da solo non è più sufficiente a soddisfare le esigenze nutrizionali del bambino, in particolare per quanto riguarda nutrienti come energia, proteine, ferro, zinco e vitamine. Le linee guida internazionali concordano sul fatto che il latte materno dovrebbe rimanere la principale fonte di nutrizione per almeno i primi 6 mesi di vita del bambino. Tuttavia, il momento esatto per iniziare il divezzamento varia a seconda delle esigenze individuali del bambino, come lo sviluppo neurofisiologico e anatomo-funzionale, la crescita e altri fattori come le esigenze specifiche della madre e il contesto socio-culturale.

La continuazione dell'allattamento al seno durante il divezzamento offre numerosi vantaggi sia per il bambino che per la madre. Per il bambino, offre protezione contro varie malattie e infezioni, riduce il rischio di obesità e diabete in età avanzata e contribuisce positivamente allo sviluppo cognitivo. Per la madre, allattare al seno riduce il rischio di certi tipi di cancro e diabete, e può aiutare a perdere peso dopo la gravidanza.

L'introduzione di nuovi alimenti deve avvenire gradualmente, in modo che il bambino possa adattarsi ai diversi gusti e consistenze. Mentre non esistono menu fissi o rigidi, gli alimenti dovrebbero essere offerti in una varietà di colori, sapori e consistenze. La chiave è offrire un'ampia varietà di alimenti sani e nutrizionalmente equilibrati, mentre si evitano zuccheri e sale aggiunti.

La legislazione europea ha stabilito norme precise riguardo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, assicurando che siano adeguatamente bilanciati dal punto di vista nutrizionale e sicuri. È essenziale essere informati e scegliere solo prodotti che rispettano questi standard rigorosi.


Gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi 0-2 anni ai tempi del COVID-19

Dall’inizio della pandemia COVID-19, per rispondere alle emergenti esigenze di riorganizzazione della rete assistenziale in area materno-infantile, si è resa necessaria una revisione dei percorsi di presa in carico delle donne in gravidanza, delle madri, dei padri e dei neonati. La pressione epidemiologica iniziale, soprattutto nelle aree più colpite del Paese, ha portato i servizi sanitari regionali a definire percorsi assistenziali basati sulla disponibilità organizzativa e logistica del momento. Attualmente la letteratura a disposizione, benché limitata, indica in maniera più consistente quali siano le pratiche clinico-assistenziali appropriate per la presa in carico del percorso nascita in donne con infezione sospetta o confermata da virus SARS-CoV-2.
L'ISS ha raccolto nel report "Indicazioni ad interim per gravidanza, parto, allattamento e cura dei piccolissimi di 0-2 anni in risposta all’emergenza COVID-19 (pdf, 1.67 MB)" una sintesi delle pratiche e dei percorsi consolidati .
Vedi anche la sezione COVID-19 IN GRAVIDANZA, PARTO E PUERPERIO a cura di Saperidoc

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