Maternità e lavori a rischio

CHE COS’E’:

la lavoratrice in attesa di un figlio può richiedere l’astensione dal lavoro anticipata nel caso di gravi problemi di salute oppure  quando le condizioni di lavoro o ambientali siano pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino (la richiesta può essere fatta anche dal datore di lavoro). 
Il percorso da seguire è lo stesso, sia per la lavoratrice dipendente da impresa privata sia per la dipendente da Ente pubblico.

La lavoratrice madre deve informare sempre il datore di lavoro dello stato di gravidanza in atto, consegnando il certificato medico che lo attesta, al fine di consentire al Datore di lavoro l'immediato allontanamento dall'eventuale mansione a rischio e l'applicazione delle misure di tutela previste dalla Legge (cambio mansione o richiesta di interdizione obbligatoria anticipata e/o prolungata alla Direzione territoriale del lavoro).

In alcuni casi il divieto è prolungato fino a 7 mesi dopo il parto.

La gestione delle pratiche di anticipazione o prolungamento del congedo di gravidanza a rischio per condizioni di lavoro o ambientali è di esclusiva competenza della Direzione Territoriale del Lavoro (DTL)

Restano di competenza dell'Azienda Usl i provvedimenti relativi alla gravidanza a rischio per "complicanze o precedenti forme morbose”. Questa procedura può essere attivata dai ginecologi dei Consultori Familiari o degli Ospedali pubblici.

Per tutte le informazioni vedi pagina generale dell'Informafamiglie.

DOVE ANDARE:

per tutte le informazioni e per la presentazione della domanda la lavoratrice deve rivolgersi:

DIREZIONE TERRITORIALE  DEL LAVORO-UFFICIO AUTORIZZAZIONI

piazza Cittadella, 8/9  MODENA

CONSULTORI FAMILIARI del Distretto di Castelfranco Emilia Azienda USL di Modena

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ultima modifica 2024-02-28T16:06:28+02:00
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