Maternità e lavori a rischio
CHE COS’E’:
Le forme di tutela sono:
- Astensione anticipata per condizioni di lavoro pericolose
- Astensione anticipata per gravi complicanze della gravidanza
Il percorso da seguire è lo stesso, sia per la lavoratrice dipendente da impresa privata sia per la dipendente da Ente pubblico.
La lavoratrice madre deve informare sempre il datore di lavoro dello stato di gravidanza in atto, consegnando il certificato medico che lo attesta, al fine di consentire al Datore di lavoro l'immediato allontanamento dall'eventuale mansione a rischio e l'applicazione delle misure di tutela previste dalla Legge (cambio mansione o richiesta di interdizione obbligatoria anticipata e/o prolungata all'Ispettorato territoriale del lavoro).
In alcuni casi il divieto è prolungato fino a 7 mesi dopo il parto.
Per tutte le informazioni vedi scheda regionale.
RIVOLTO A:
Tutte le donne in stato di gravidanza, puerperio e allattamento, fino a sette mesi di età del figlio, anche per figli in adozione o affidamento fino ai sette mesi di età.
DOVE ANDARE:
La gestione delle pratiche di anticipazione o prolungamento del congedo di gravidanza a rischio per condizioni di lavoro o ambientali è di esclusiva competenza della Direzione Territoriale del Lavoro (DTL).
Restano di competenza dell'Azienda Usl i provvedimenti relativi alla gravidanza a rischio per "complicanze o precedenti forme morbose”. Questa procedura può essere attivata dai ginecologi dei Consultori Familiari o degli Ospedali pubblici.
CONSULTORI FAMILIARI del Distretto di Castelfranco Emilia Azienda USL di Modena