- Unione dei Comuni della Valmarecchia e Bellaria Igea Marina (1)
- Unione dei Comuni Terre di Castelli (1)
- Unione dei Comuni Valle del Savio (1)
- Unione del Sorbara (1)
- Unione della Romagna Faentina (1)
- Unione Rubicone e mare (0)
- Unione Terre d'Acqua - Casa Isora (2)
- Unione Terre d'Argine (0)
- Unione Valli del Reno, Lavino, Samoggia (1)
Parto a domicilio
CHE COS'E':
La Legge Regionale n. 26 dell'11.08.1998 specifica che la donna può scegliere di partorire anche a domicilio, purché nelle condizioni di sicurezza e dopo che il ginecologo avrà rilasciato il certificato di buona salute. L'Ausl si impegna a rimborsare parte delle spese sostenute. Al momento del parto, l'ostetrica o il medico ginecologo-ostetrico che ha in carico la gestante informa i servizi di emergenza-urgenza della struttura ospedaliera di riferimento, anche ai fini di un eventuale pronto intervento.
RIVOLTO A:
Donne in attesa che vogliono partorire in casa. Secondo la legge regionale, questo tipo di parto è possibile solo quando: la partoriente è sana e la gravidanza fisiologica, in cui mamma e bimbo stanno bene. Il feto non deve pesare meno di 2,5 chili e non più di 4,4; non può avvenire prima delle 37 settimane e non dopo la 42ª. Inoltre la casa non può trovarsi a una distanza maggiore di mezz’ora dall’ospedale.
La donna che decidesse di partorire a casa propria, senza usufruire dell'assistenza gratuita offerta dall'Azienda Ospedaliera, può avere il rimborso parziale delle spese sostenute. La richiesta deve essere presentata alla propria Azienda Usl di residenza entro l'8° mese di gravidanza, rivolgendosi all'ufficio incaricato .
L'Azienda Usl eroga un rimborso il cui importo massimo è definito da ogni Azienda e non può superare l'80% delle spese sostenute e documentate. Dopo il parto dovrà essere presentata una specifica documentazione.
Si può chiedere anche l'assistenza al parto, con l'ostetrica privata che si è scelto, che accompagna il travaglio in ospedale, aggiungendosi al personale della Sala parto.
DOVE ANDARE:
Esistono diverse Associaizoni e libere professioniste che operano nel territorio, e oltre all'assistenza nel travaglio, offrono percorsi pre-post parto.
